Auto ed agevolazioni fiscali sono un connubio che da anni va avanti, soprattutto quando si parla di acquirenti che hanno a che fare con problemi di disabilità. Esenzioni sulle tasse o su alcuni adempimenti, riduzione delle tasse e così via. Non sono poche le agevolazioni appannaggio di determinate categorie di soggetti.
L’Agenzia delle Entrate tiene costantemente in aggiornamento l’elenco delle agevolazioni a cui si può avere diritto. Vediamo di produrre una apposita guida utile a chi potrebbe avere diritto a queste agevolazioni, e magari non le conosce approfonditamente.
I soggetti che rientrano in alcune di queste agevolazioni fiscali sulle auto
Come dicevamo, è vasta la gamma di agevolazioni in materia di auto. Dall’acquisto alla gestione dell’auto, ci sono riduzioni delle tasse come per esempio, l’Iva agevolata. E poi ci sono le detrazioni sull’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (Irpef). E ancora, esenzioni o riduzioni per la tassa di proprietà dei veicoli (bollo auto), riduzioni delle imposte sui trasferimenti di proprietà dei veicoli.
In definitiva, possiamo asserire che le agevolazioni fiscali in materia di auto riguardano:
- Sordomuti;
- Ciechi;
- Titolari di indennità di accompagnamento per disturbi psichici;
- Soggetti che hanno difficoltà permanenti in materia di deambulazione;
- Disabili che hanno difficoltà motorie acclarate;
- Soggetti affetti da amputazione di arti.
Agevolazioni anche per i parenti del disabile, ma a determinate condizioni
Le agevolazioni naturalmente spettano al disabile in prima persona. Però è possibile anche che le stesse agevolazioni possano spettare ad un parente del disabile. La condizione sine qua non è che il disabile sia soggetto fiscalmente a carico del soggetto che intende sfruttare le agevolazioni.
Per soggetto a carico si intende il coniuge, il figlio o un altro parente diverso (nuore, generi, suoceri, nipoti, nonni, genitori e così via). Per coniuge e figlio non sempre è richiesta la coabitazione con il richiedente l’agevolazione fiscale sulle auto. Per gli altri il fattore della residenza con il dichiarante è necessaria alla stregua del carico fiscale.
Per poter essere a carico inoltre, vanno ricordati i limiti reddituali. Occorre che il soggetto interessato (in questo caso il disabile), abbia un reddito non superiore a 2.840,51 euro annuo lordo o 4.000 euro nel caso di figlio di età inferiore a 24 anni.
Quali documenti servono per richiedere le agevolazioni fiscali sulle auto
Naturalmente le agevolazioni scattano dietro espressa richiesta dell’interessato. Nel dettaglio occorre che i richiedenti siano in possesso delle certificazioni attestanti l’invalidità del disabile. Si tratta dei verbali delle Commissioni Mediche per le invalidità Civili delle Asl per esempio. Attestazioni ufficiali dove vengono riportate le patologie di cui è affetto il disabile e naturalmente il grado di invalidità certificata.
Come si legge nella guida alle agevolazioni fiscali del sito di informazione legale “laleggepertutti.it”, occorre prestare attenzione. Serve che nelle certificazioni in possesso dei richiedenti le agevolazioni ci siano, alternativamente le seguenti espressioni:
- Soggetto con ridotte o impedite capacità motorie in base all’articolo n° 8 della legge n° 449 del 1997;
- Persona affetta da handicap psichico o mentale di gravità tale da aver determinato l’indennità di accompagnamento prevista dall’articolo n° 30, comma 7, della legge n° 388 del 2000;
- Persona affetta da grave limitazione della capacità di deambulazione o da pluriamputazioni come stabilito dall’articolo n° 30, comma 7, della legge n° 388 del 2000.
Non tutti i veicoli possono godere delle agevolazioni fiscali
Le agevolazioni fiscali in materia di veicoli sono tantissime e riguardano diverse tipologie di veicoli. Nello specifico possiamo dire che escludendo i veicoli che possono essere guidati senza il canonico documento di guida, cioè la patente, tutti gli altri possono essere agevolati sia come acquisto che come gestione.
Niente agevolazioni per le minicar quindi, ma disco verde per:
- Auto in genere;
- Auto ad uso promiscuo;
- Autoveicoli specifici per determinati portatori di handicap;
- Autocaravan;
- Motocarrozzette;
- Motoveicoli ad uso promiscuo;
- Motoveicoli specifici per determinate tipologie di disabilità;
- Veicoli ibridi;
- Veicoli a benzina fino a 2.000 cc di cilindrata;
- Auto alimentate a gasolio con potenza massima fino a 2.800 cc di cilindrata;
- Veicoli elettrici.
Auto, guida alla detrazione fiscale
La normativa fiscale italiana offre una detrazione del 19% sull’acquisto del veicolo fino al tetto massimo di spesa di 18.075,99 euro. Parliamo della possibilità di scaricare dal reddito una parte di quanto speso per acquistare un veicolo. Possibilità per chi ha un disabile a carico o per il disabile stesso.
La detrazione infatti altro non è che un abbattimento dell’Irpef dovuta in seguito al sostenimento di una determinata spesa. E tra quelle previste dal Testo Unico delle Imposte sui Redditi (Tuir) rientrano anche quelle di cui parliamo oggi. In questo caso si può recuperare massimo 3.434 euro in unica soluzione o in 4 rate annuali di pari importo.
Detrazione fiscale con le dichiarazioni dei redditi
Operazione che viene effettuata con le dichiarazioni dei redditi sia con il modello 730 che con il modello Redditi PF. Come è noto a tutti i contribuenti, va ricordato che anno di dichiarazione ed anno di imposta sono diversi.
La detrazione fiscale va inserita nella dichiarazione dei redditi presentata nell’anno successivo a quella in cui si è sopportata la spesa. Così per un acquisto nel 2021, la detrazione verrà fruita con le dichiarazioni dei redditi dell’anno 2022.
Anche l’auto in determinati casi è detraibile dai redditi
Il fatto che si possa scaricare il 19% di quanto speso in 4 anni si collega ad una limitazione della possibilità di detrazione. La possibilità di detrarre dall’Irpef questa tipologia di onere vale una sola volta ogni quadriennio.
Solo nel caso di demolizione del veicolo e di sua sostituzione, o in caso di furto o incendio dello stesso, si deroga allimite dei 4 anni. In altri termini l’agevolazione può essere ripetuta, in questi casi, anche se non sono decorsi i canonici 4 anni dal precedente acquisto.
Ma parlare di acquisto per la detrazione Irpef non è una esattezza. Perché oltre che sul comperare un veicolo, la detrazione scatta anche per:
- Interventi di adattamento del veicolo alle patologie invalidanti del disabile;
- Riparazioni straordinarie del veicolo.
- Va ricordato che non possono dare diritto alla detrazione, le spese sostenute per le assicurazioni, il cambio gomme ed i tagliandi ordinari.
Imposta sul Valore Aggiunto, anche l’Iva può essere agevolata
Se le detrazioni fiscali sono importanti, non lo è dimeno un’altra agevolazione spettante in materia di auto e veicoli in genere. Parliamo dell’Iva agevolata al 4%. L’Iva per l’acquisto di un veicolo in genere è del 22%. Evidente che una agevolazione che abbatte di ben 18 punti percentuali l’Imposta da pagare non è irrisoria. E vale anche per l’acquisto di veicoli usati. Basti pensare che su un veicolo che di listino quota 20.000 euro, l’Iva scende da 4.400 euro ad 800 euro.
Anche in questo caso, occhio alle limitazioni. Infatti tale agevolazione vale per gli acquisti di veicoli:
- Fino 2000 cc di cilindrata se trattasi di veicoli alimentati a benzina;
- Fino a 2800 cc di cilindrata per i veicoli alimentati a gasolio.
L’agevolazione non riguarda solo il prezzo del veicolo. Infatti anche l’eventuale acquisto di optional, oppure le spese per trasformare il veicolo da generico ad uno per portatori di handicap è agevolato. In pratica, anche i classici adattamenti di cui tanto si parla possono godere dell’Iva al 4%.
Limiti all’applicazione dell’Iva agevolata sulle auto
La possibilità, alla pari di quella per la detrazione fiscale, non può essere sfruttata più volte nell’arco di 4 anni. Escludendo naturalmente i casi già citati di demolizione, furto o incendio del veicolo.
Solo dopo 4 anni dal primo acquisto con Iva agevolata, si può procedere ad effettuarne un altro sempre con Iva agevolata.
Come si ottiene l’Iva agevolata sull’acquisto di una auto
Non ci sono particolari adempimenti in questo senso in capo al richiedente l’Iva agevolata. Basta munirsi dei prima citati documenti ufficiali attestanti lo stato di disabilità. Piuttosto, sono le concessionarie dei veicoli a dover provvedere a compilare i documenti di vendita in un modo particolare. Sulla fattura per esempio, deve essere indicata la legge a cui si fa riferimento nel concedere l’Iva agevolata al cliente. Inoltre, sempre i venditori, dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate i documenti relativi a:
- Data di vendita;
- Targa del veicolo;
- Generalità del compratore;
- Residenza del compratore.
I controlli del caso saranno quindi a carico del Fisco italiano.
Il Bollo Auto ed esenzioni, la Regione il punto di riferimento
Noi di Club Alfa abbiamo spesso trattato di esenzioni dal pagamento del bollo auto. Infatti in materia auto non sono pochi i soggetti che possono godere di uno sconto o di una completa esenzione sul bollo. Sconti ed esenzioni dal pagamento della tassa di proprietà dei veicoli. Senza entrare nello specifico, le esenzioni del bollo sono molteplici e spesso sono a carattere Regionale.
Essendo una tassa a gestione locale, di competenza della Regione di residenza del proprietario del veicolo, ci sono Regioni che adottano soluzioni diverse. Per esempio, esenzione per l’acquisto di veicoli elettrici, ibridi o a Metano. Esenzioni che in alcune Regioni sono per 5 anni e in altre sono eterne.
Il Bollo Auto, anche questa una agevolazione per i portatori di handicap
E tornando ai disabili, anche in materia bollo auto le esenzioni sono notevoli. L’acquisto di un veicolo per disabili, che sia intestato al disabile o ad un familiare come prima detto, da diritto all’esenzione. Serve anche che il veicolo rientri nelle cilindrate idonee alla riduzione dell’Iva o alla fruizione delle detrazioni.
E si tratta di una esenzione permanente, senza scadenza. L’unico vincolo è che vale solo su un veicolo (se il disabile ne possiede più di uno, l’esenzione non si applica sui veicoli successivi al primo). Per godere dell’agevolazione occorre fare richiesta alla Regione di competenza o all’Ufficio incaricato dall’Ente. Va spedita la documentazione relativa allo stato di disabilità e i documenti relativi all’intestazione dell’auto.
Come si ottiene lo sconto o l’esenzione sul bollo auto
Adempimento questo che si effettua entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza del bollo auto del veicolo interessato. Si tratta di un adempimento che va effettuato solo il primo anno di possesso del veicolo. Questo perché l’esenzione una volta concessa è automaticamente rinnovata per gli anni successivi. Solo al cessare delle condizioni utili all’esenzione, occorre provvedere ad una nuova comunicazione allo stesso ufficio.
Esenzione per l’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà
Non meno importante è l’agevolazione che riguarda i passaggi di proprietà per i veicoli di seconda mano. Se l’acquisto di un veicolo è fatto da un disabile che gode della legge 104, o da un familiare che lo tiene a carico, non si paga l’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.
Anche in questo caso tutto viene fatto dietro espressa richiesta. Per l’esenzione dell’imposta di trascrizione, occorre presentare domanda al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).