La polizza RC Auto per un neopatentato è probabilmente la spesa più alta da sostenere. A volte si spende più di assicurazione che per l’acquisto del primo veicolo o per il conseguimento della patente di guida. A dire il vero ormai da tempo, tra legge Bersani prima e polizza Rc Auto famiglia dopo, non sono pochi i neopatentati che sono riusciti a trovare risparmio in sede di stipula del contratto.
Entrambi gli strumenti consentono, con le dovute differenze, di far entrare il veicolo del neopatentato, nella stessa classe di merito di un genitore per esempio. E non è cosa da poco questa. Ma resta il fatto che per anzianità di patente, per sinistrosità pregressa assente e per l’età del neopatentato, le tariffe delle compagnie assicuratrici restano proibitive.
Ma non mancano anche alcune limitazioni di copertura, soprattutto per via di alcune clausole assicurative spesso sottovalutate o nemmeno prese in considerazione quando si stipula un contratto assicurativo.
La guida alla polizza Rc Auto di un neopatentato
In linea di massima contano per una assicurazione RC Auto, la classe di merito, l’età dell’assicurato e l’anzianità come contraente assicurativo. La classe di merito Bonus Malus è il meccanismo secondo il quale un automobilista ha dei vantaggi in base alla sua virtuosità in materia di sinistri stradali.
Si parte tutti dalla classe 14 a prescindere da età o altro. Ogni anno che passa senza sinistri si scende di una classe, mentre ad ogni sinistro causato si sale di due o più in base al numero dei sinistri nel periodo di osservazione. Evidente che un guidatore che sta 14 anni senza avere colpa in nessun sinistro, debba pagare meno di uno che invece è stato meno attento o fortunato. Ed è altrettanto vero che un neopatentato non può avere la stessa anzianità di assicurazione rispetto al primo.
Questo vale anche per le auto collegate con la polizza RC Auto più vantaggiosa del nucleo familiare come prevedono la legge Bersani o la polizza familiare. Il meccanismo bonus malus prevede che il virtuoso paghi meno del meno virtuoso. Evidente che un neopatentato anche se ha la fortuna di vedersi collegare la propria assicurazione della sua prima auto a quella del padre, a parità di cilindrata pagherà già di più per via di una classe di merito interna di pari livello con il padre, ma priva della anzianità di attestato di rischio.
L’età del neopatentato è importante
L’attestato di rischio è il documento che certifica per l’intero mondo delle assicurazioni, la situazione di ogni singolo automobilista. In altri termini, è dall’attestazione dello stato di rischio che la compagnia di assicurazione va a considerare il premio assicurativo in base al profilo del contraente. L’importanza dell’attestato di rischio è dimostrata anche dal fatto che prima, quando c’era il tacito rinnovo delle polizze, questo documento serviva per cambiare compagnia.
Era il documento che si portava alla nuova compagnia per far capire a quest’ultima che genere di guidatore si era. Adesso tutto digitalizzato, ma resta quello uno dei fattori che determina il premio assicurativo da pagare. Ed il neopatentato ne è vittima perché paga di più. Come non bastasse, le compagnie di assicurazione fissano nei 26 anni l’età a partire dalla quale si riduce la tariffa applicata.
Perché molto cambia a 26 anni in materia di RC Auto
Quasi tutte le compagnie vedono nei 26 anni di età l’inizio di quella che chiamano guida esperta. Le polizze assicurative per i neopatentati al di sotto dei 26 anni di età, sono solitamente molto più alte delle altre. Tutto dipende dal credo della assicurazioni e dalle statistiche che sottolineano come l’incidenza dei sinistri per gli under 26 sia maggiore.
Per il mondo delle assicurazioni neopatentato è un termine che si collega anche a prima assicurazione. Infatti penalizzato è anche il 24enne che compra a quella età la prima auto e contrae la prima volta una polizza RC Auto, anche se la patente effettivamente l’ha presa a 18 anni ed ha guidato per ben 8 anni l’auto del padre.
Neopatentato VS guidatore esperto, non c’è partita in materia RC Auto
Secondo le attuali normative vigenti, un neopatentato è colui che ha conseguito la patente di guida da meno di 36 mesi. Anche le auto della famiglia subiscono gli effetti in termini di premio nel momento in cui in famiglia c’è un guidatore che ha meno di tre anni di patente e meno di 26 anni di età.
Esistono clausole che limitano i risarcimenti o che fanno scattare la rivalsa della compagnia, nel momento in cui alla guida del veicolo si mette un guidatore inesperto. Infatti una delle cose che la compagnia chiede ad un contraente nel momento in cui stipula il contratto RC Auto è l’età degli eventuali guidatori del veicolo.
Dichiarare che il veicolo è condotto solo da persone sopra i 26 anni di età fa risparmiare. E sarebbe il caso, nel momento in cui un figlio prende la patente, rendere edotta la compagnia di questa novità, in modo tale da eliminare dal contratto la clausola guida esperta.
In caso di sinistro causato dalla nostra auto guidata da nostro figlio, se c’è la guida esperta come clausola, non è raro il caso che la compagnia di assicurazione carichi la rivalsa in caso di risarcimento del danno alla controparte.
Le limitazioni di guida per i neopatentati
Per il primo anno di patente, cosa ormai nota ai più, il neopatentato potrà mettersi al volante di auto fino ai 55 kW per tonnellata. E non parliamo di auto di proprietà perché il vincolo vale anche se si guida l’auto di un genitore o di qualsiasi altra persona.
Ed oltre ad essere suscettibili di multa, inevitabile richiamare a quanto già detto in precedenza sulla rivalsa potenziale delle assicurazioni in caso di sinistro stradale con colpa.
Il costo medio delle polizze per i neopatentati è elevatissimo
Tra le altre cose, il neopatentato non può essere assoggettato, vista la sua inesperienza di guida, agli stessi limiti di velocità degli altri utenti della strada. In buona sostanza, se in autostrada il limite è di 130 Km/h, per i neopatentati scende a 100 Km/h. E nelle strade extraurbane principali per i neopatentati tale limite è fissato a 90 Km/h.
Dopo i 3 anni di patente, il guidatore viene liberato da questi vincoli. Per le assicurazioni invece il discorso è diverso, per quanto detto in precedenza. Si deve fare i conti con tutti i fattori prima citati. Ed è per questo che stime di mercato e analisi delle tariffe che le singole compagnie applicano, come rilevato dai siti comparatori più attendibili viene fuori che il costo medio di una assicurazione per un neopatentato si aggira intorno a 2.000 euro, in una forbice che in base alla zona di residenza e alle varie condizioni previste, va da 1.200 a 3.000 euro.