Non è una novità assoluta, visto che se ne parla già da un po’ e si attendeva esclusivamente l’ufficialità. L’assemblea degli azionisti di casa CNH Industrial ha infatti votato, approvando, lo scorporo di Iveco Group in accordo con una relativa quotazione in Piazza Affari a partire dal prossimo 3 gennaio 2022. Grazie a tali prerogative Exor, che detiene il 26,9% del capitale e il 42,5% dei diritti di voto, balza del 3,4% per un valore di 16,78 euro.
La proposta di scorporo di CNH Industrial da Iveco Group è stata approvata potendo contare su una maggioranza piuttosto ampia, visto che i voti a favore sono stati addirittura superiore al 99% (il 99,8957%, ndr). Successivamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni regolamentari, CNH Industrial prevede già di completare la scissione entro il 31 dicembre prossimo introducendo l’effetto il primo gennaio 2022. In questo modo ogni azionista di CNH Industrial avrà il diritto di ricevere, ogni 5 azioni ordinarie, una azione di Iveco Group.
Lo scorporo di CNH Industrial riguarderà ogni attività, mentre Iveco punta sulle nuove tecnologie
L’effettivo scorporo di CNH Industrial riguarda tutte le attività che convergono in Iveco Group. Inoltre l’assemblea ha anche approvato la nomina di Asa Tamsons e Catia Bastioli come membri non esecutivi all’interno del consiglio di amministrazione. Andranno quindi a sostituire Tufan Erginbilgic e Lorenzo Simonelli, i quali a loro volta diverranno anche membri del consiglio di amministrazione di Iveco Group. Il management di Iveco Group sarà “rimpolpato” anche dalla presenza di Alessandra Ramorino che possiede una corposa esperienza in Brembo, lunga circa 30 anni: sarà Chief Internal Audit Officer e successivamente anche membro del Senior Leadership Team riportando al CEO Gerrit Marx.
Nel frattempo Iveco ha rafforzato anche l’accordo con Plus, il fornitore globale di tecnologie dedite alla guida autonoma destinate all’autotrasporto dei veicoli pesanti. Ora Iveco e Plus lavoreranno alla gestione di un progetto pilota diviso fra Europa e Cina, utile alla produzione di camion a guida autonoma S-Way.
Va poi considerato il rapporto già consolidato (risalente al 2019) con Nikola. In questo caso parliamo di veicoli elettrici o con celle a idrogeno prodotti in Germania. Già nel 2026 Iveco Group conta di raggiungere ricavi netti dalle attività industriali nell’ordine dei 16,5-17,5 miliardi producendo un balzo effettivo rispetto agli 11,8 miliardi ragionati nel 2019.