Oggi il mercato dell’auto si spinge con fretta verso l’elettrificazione, investendo anche la Ferrari. Nel listino del marchio emiliano ci sono e si profilano tante auto con motorizzazione ibrida. Entro il 2022 la produzione del “cavallino rampante” sarà imperniata al 60% su vetture con questo tipo di alimentazione. Per fortuna, lo spirito, le emozioni e le musicalità meccaniche di questi gioielli saranno custodite.
Gli appassionati del marchio emiliano possono dormire sonni tranquilli: ancora per qualche tempo nel catalogo della casa di Maranello ci saranno auto con l’anima delle “rosse” migliori, pur se con qualche variazione filosofica.
Del resto, gioielli come LaFerrari e la Ferrari Aperta, le SF90 Stradale e Spider e la 296 GTB hanno le caratteristiche giuste per entusiasmare in modo incredibile, senza complessi di inferiorità, sul piano sensoriale, rispetto alle antesignane. Il problema saranno le auto 100% elettriche, che priveranno le Ferrari della loro componente tecnica più emotiva: il motore endotermico. La prima supercar full electric della casa di Maranello è attesa per il 2025. Sarà un missile, ma senza l’anima rombante.
Fino a quella data ci si potrà ancora deliziare con le aspirate pure, come la 812 Competizione e la fantastica Daytona SP3, e con le ibride. Queste ultime non mortificano minimamente il sound, l’erogazione e il piacere di guida: elementi imprescindibili di ogni Ferrari. Scopriamo, in questo post, le prime tre “rosse” elettrificate della storia.
Ferrari Ferrari 599 HY-KERS
Svelata al pubblico in occasione del Salone dell’Auto di Ginevra del 2010, la Ferrari Ferrari 599 HY-KERS ha aperto il filone delle supercar elettrificate del “cavallino rampante”. Non stiamo parlando di un’auto di serie: quest’opera non ha preso forma nemmeno in tiratura limitata. Si tratta di un prototipo, da molti dimenticato, sul quale la casa emiliana ha testato il suo primo ibrido stradale. La verniciatura verde della carrozzeria voleva sottolinearlo. Gli sviluppi successivi dell’elettrificazione Made in Maranello si giovarono dell’esperienza acquisita in quella circostanza.
Sulla Ferrari 599 HY-KERS, il motore endotermico a 12 cilindri da 6 litri di cilindrata, con 620 cavalli all’attivo, è integrato da un propulsore ausiliario. Si tratta di un cuore elettrico trifase ad alto voltaggio, che aggiunge altri 100 cavalli alla dotazione del mezzo, con un aggravio sulla bilancia inferiore all’incremento del bagaglio energetico.
Se ne giova il rapporto peso/potenza, diventato più vantaggioso, anche se le dinamiche stradali perdono una quota della loro piacevolezza, per le superiori masse in ballo. Il quadro emotivo resta comunque al top. Le emissioni di CO2, rispetto alla 599 GTB Fiorano, scendono del 35%: un taglio importante, ottenuto senza compromettere le straordinarie musicalità meccaniche e la fascinosa erogazione delle “rosse”. Insomma, niente a che vedere con le elettriche pure.
Su quest’auto laboratorio i tecnici del “cavallino rampante” cercarono di trasferire le conoscenze maturate in gara nella propulsione ibrida. Il risultato fu molto soddisfacente. La potenza complessiva tocca quota 720 cavalli: davvero tanti per un’auto del 2010. Questa energia viene scaricata a terra con l’ausilio di un cambio doppia frizione a 7 marce. I tratti stilistici sono quelli della Ferrari 599 GTB Fiorano. Del resto, visto il loro fascino, toccarli sarebbe stato inopportuno, anche su un modello che puntava a sperimentare un percorso nuovo in termini di alimentazione.
Ferrari LaFerrari e LaFerrari Aperta
La Ferrari LaFerrari è stata la prima auto ibrida finita nel listino della casa di Maranello. Questa splendida hypercar, prodotta in tiratura limitata dal 2013 al 2016, ha dato continuità al filone di “rosse” speciali aperto dalla GTO e proseguito dalle F40, F50 ed Enzo. La spinta si giova dell’apporto aggiuntivo del sistema HY-KERS, che permette il recupero e il riutilizzo dell’energia accumulata in frenata e in curva.
Il grosso del vigore giunge dal motore V12 endotermico ad alimentazione atmosferica da 6.3 litri di cilindrata, che eroga 800 cavalli a 9000 giri al minuto. A questa scuderia si aggiungono i 163 cavalli messi sul piatto dal propulsore elettrico. Ne deriva una potenza massima di 963 cavalli, con un picco di coppia di oltre 900 Nm. Il tutto su un peso di 1255 chilogrammi.
Facile intuire il tenore delle performance, davvero stellari. Ecco alcune cifre: accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi, da 0 a 200 km/h in meno di 7 secondi, da 0 a 300 km/h in 15 secondi. La velocità massima supera quota 350 km/h. Notevoli le qualità costruttive e tecnologiche di questa “rossa”. La Ferrari LaFerrari sfrutta ampiamente i materiali compositi, con fibra di carbonio e kevlar a profusione su telaio e carrozzeria.
Di straordinaria efficacia l’aerodinamica attiva, che coniuga al meglio le esigenze della deportanza con quelle della scorrevolezza. I freni in materiale carbo-ceramico dalla Brembo garantiscono decelerazioni degne del profilo prestazionale del mezzo. A gestire la potenza scaricata sulle ruote posteriori provvede un cambio F1 a doppia frizione e 7 marce.
Nata in epoca Montezemolo e firmata dal centro stile interno diretto da Flavio Manzoni, la Ferrari LaFerrari è un vera “belva” stradale, che ricorda i prototipi degli anni settanta. Fra le sue caratteristiche più scenografiche, il sistema di apertura a farfalla delle portiere. C’è pure la versione Aperta, ancora più esotica e seducente.
Ferrari SF90 Stradale e Spider
La Ferrari SF90 Stradale è entrata in listino nel 2019. Il suo nome richiama il legame con le monoposto di Formula 1. Questa berlinetta, disegnata da Flavio Manzoni, ha guadagnato un posto nella storia per il fatto di essere la prima vettura ibrida plug-in di serie del marchio emiliano. Al suo attivo la bellezza di 1000 cavalli, che ne fanno la “rossa” stradale più potente di sempre.
Questa cifra nasce dalla somma fra i 780 cavalli erogati a 7500 giri al minuto dal motore termico V8 biturbo da 3990 centimetri cubi e i 220 cavalli aggiunti al serbatoio energetico dai tre cuore elettrici. Due di questi sono collocati all’avantreno, regalando la trazione integrale al modello.
Quattro le modalità di risposta dei motori a batteria, gestibili con l’inedito eManettino: eDrive, Hybrid, Performance e Qualify. Ognuna di queste offre una particolare gestione dei flussi energetici fra motore a combustione e propulsori elettrici. Le prestazioni sono spaziali.
Questa supercar è in grado di bruciare il passaggio da 0 a 100 km/h in 2.5 secondi, passa da 0 a 200 in 6.5 secondi e tocca una velocità massima di 340 km/h. Un altro dato consente di avere una migliore contezza del suo profilo dinamico: per completare un giro sulla pista di Fiorano, la Ferrari SF90 Stradale impiega 1’19”, sette decimi meno della Ferrari LaFerrari. Credo non ci sia nulla da aggiungere. La foga di questo missile ruotato viene contrastata da potenti freni carboceramici, che svolgono al meglio il loro compito, con spazi d’arresto straordinari.
Di assoluta eccellenza la dotazione tecnologica del modello. Qui tutto è al top: meccanica, aerodinamica, elettronica, comportamento stradale. Si vede il travaso delle competenze accumulate dagli uomini del “cavallino rampante” nel mondo delle corse. Particolarmente intonato col resto è il nuovo cambio F1 doppia frizione a otto rapporti, che passa da una marcia all’altra alla velocità della luce.