La Lancia Augusta fu prodotta dal 1933 al 1936. Sposava i nuovi crismi del tempo, che non erano orientati al lusso più sfrenato. L’incertezza dominava la scena e bisognava proporre modelli più orientati alla fruibilità quotidiana, tralasciando momentaneamente gli aspetti glamour. Unire lo spirito Lancia alla filosofia dell’economicità non era facile, ma a Torino ci riuscirono egregiamente.
Così l’auto piacque anche a quanti non erano costretti a fare i conti con particolari ristrettezze economiche. Il gradimento fu immediato, a tutti i livelli, con una domanda di mercato molto sostenuta, che coprì gran parte dell’attività industriale di Lancia.
Quella piccola vettura fece bene alle casse del costruttore piemontese. Il suo ciclo produttivo segnò una svolta nell’architettura della catena di montaggio del marchio, aprendo nuove prospettive aziendali. Pare evidente che il management, nel definire il perimetro del progetto, fece le scelte giuste.
La presentazione sul mercato della Lancia Augusta avvenne al Salone di Parigi del 1932. Il vigore energetico giungeva da un motore a quattro cilindri a V da 1.2 litri di cilindrata, in grado di sviluppare 35 hp di potenza a 4.000 giri al minuto. Il modello era in grado di spingersi fino ai 110 km/h di velocità massima. Quella della Lancia Augusta fu la prima vera scocca portante modernamente concepita.
Lancia Augusta: si legò anche al mondo delle corse
Tante le soluzioni geniali messe in campo dal modello, per garantire la migliore abitabilità e la migliore funzionalità. Da citare, fra queste, anche l’originale sistema di incernieramento delle portiere, senza montante centrale. Fra i clienti della vettura, personaggi del calibro di Tazio Nuvolari, Achille Varzi e Luigi Fagioli.
La Lancia Augusta non era un’auto da gara, ma seppe mettersi in buona luce anche nelle corse, con un discreto palmares. Il risultato più prestigioso fu il successo alla Targa Florio del 1936. Un’edizione insolita, con 11 vetture al via, di normale natura da turismo. Ad imporsi al traguardo della sfida siciliana fu Costantino Magistri, alla media di 67 km/h.
Nelle scorse settimane quel trionfo è stato onorato con un tour organizzato dalla Lopresto Collection, di cui quella vettura fa ora parte. Il video odierno rende omaggio al ritorno in Sicilia, con chiusura in grande stile nella meravigliosa cornice di Nicosia. Qui il paese si è vestito a festa per l’occasione, con molte persone in costume d’epoca per il pranzo e per i festeggiamenti, insieme alla famiglia Magistri. A voi il video. Buona visione!