Il finale della stagione 2021 è stato decisamente amaro per i piloti italiani in Formula 1. Difatti, Antonio Giovinazzi, l’unico nostro portacolori in griglia, è stato congedato da Alfa Romeo, in favore del cinese Zhou e del suo maggior “potenziale economico”. La decisione assunta dalla scuderia elvetica ha fatto parecchio storcere il naso agli appassionati, che vorrebbero una maggiore meritocrazia nel motorsport. Ma spesso il dio denaro influisce in misura determinante sulle strategie delle squadre, soprattutto se medio-piccole. Tuttavia, quello del 2022 potrebbe rappresentare un semplice anno sabbatico nel caso del driver di Martina Franca. Una pausa almeno dalla classe regina del motorsport, sicché nell’arco dei prossimi mesi sarà per la prima volta uno dei protagonisti della Formula E, la competizione dedicata alle monoposto elettriche.
Giovinazzi: non un addio, ma un arrivederci
A ogni modo, vi stavamo dicendo che per Antonio Giovinazzi potrebbe rappresentare niente più di un anno sabbatico. Il classe 1993 è un ragazzo dalla mentalità positiva e ha inteso l’ultimo Gran Premio di Abu Dhabi non tanto come un addio definitivo al Circus, bensì un arrivederci.
Intervistato da Formula1.com, il team principal Mattia Binotto ha speso dei vivi apprezzamenti nei riguardi di Giovinazzi, giudicato un buon pilota. Avrà un programma completo di simulatore, per rimanere aggiornato sullo stile di guida del 2022. Senza dubbio, con il pilota pugliese si possono aprire altre opportunità in vista del 2023, ha aggiunto l’ingegnere reggiano. Un forte attestato di stima, che certifica la fiducia del Cavallino Rampante riposta nel suo prospetto.
Binotto tende una mano
In prospettiva 2023 il team principal della Rossa gli ha teso una mano. Adesso Giovinazzi canalizzerà le energie fisiche e mentali sulla serie elettrica, avendo già preso parte, il 14 gennaio, ai rookie test della Formula E a Marrakesh, in Marocco, a bordo della DS Virgin DSV-03 con la squadra DS Virgin Racing. Per il 29 sarà una sorta di ripartenza da dove il percorso si era interrotto. Il proposito è di portare avanti un percorso di crescita.
L’alto esponente della Casa di Maranello pensa ci siano 11 posti destinati a liberarsi nel 2023. Non intende dire che saranno tutti vacanti, ma se guarda ai contratti dei driver, 11 giungeranno a scadenza alla fine del 2022, incluso Carloz Sainz. Ecco perché ritiene importante per Giovinazzi continuare a far parte del loro programma di F1, in qualità di riserva, svolgere attività al simulatore e rimanere al passo con le monoposto del 2022, le quali – lo ricordiamo – saranno le prime dopo la rivoluzione tecnica introdotta dalla FIA.