Per il momento, restano ancora su livelli minimi le tariffe Rc auto per gli automobilisti virtuosi: quelli che non causano incidenti. Secondo i dati dell’osservatorio di Facile.it , a dicembre 2021 per assicurare un veicolo a quattro ruote occorrevano, in media, 427,16 euro, vale a dire il 9,43% in meno rispetto a dicembre 2020 e addirittura il 20,3% in meno se paragonato con lo stesso mese del 2019. Ma ecco la brutta sorpresa: Rc auto in aumento nel 2022?
Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it, fa una riflessione sul tema: questo idillio potrebbe presto finire. Le tariffe godono ancora oggi del calo degli incidenti stradali rilevato per tutto il 2020, ma con il 2021 i sinistri hanno ricominciato a salire. Previsione: i premi assicurativi cresceranno, con rincari che secondo le stime del portale potranno arrivare anche a 35-40 euro per ciascun automobilista.
Fin qui, Facile.it. Adesso, un nostro commento: le compagnie hanno fatto affari d’oro del 2020 grazie al lockdown. Incidenti azzerati, ma premi incassati su rischi molto più alti. Profitti stellari. Possibile che le imprese siano così insaziabili?
D’altronde, con queste normative, è tutto in regola: le compagnie hanno diritto a fare quello che vogliono in tema di prezzi. Le cose potrebbero cambiare con una nuova regola: il cambio immediato della compagnia appena ti stanca, come le società telefoniche degli smartphone. Una splendida idea di Stefano Mannacio, responsabile Rc auto di Assoutenti. Che preme per la vera concorrenza fra le compagnie affinché i prezzi scendano.
Rc auto: guai per chi ha causato un incidente
Torniamo all’osservatorio di Facile.it: brutte notizie per circa 800.000 automobilisti: Rc auto in aumento nel 2022. A causa di un sinistro con colpa dichiarato nel 2021, vedranno quest’anno peggiorare la propria classe di merito, con relativo aumento del costo della polizza. Questa l’analisi del comparatore realizzata su un campione di oltre 690mila preventivi raccolti a dicembre 2021.
Come evidenzia l’Ania (assicurazioni), ogni compagnia di assicurazione può adottare nei contratti Rca una propria “scala” di classi di merito di bonus malus, chiamate appunto classi “contrattuali” o “interne” liberamente predisposte che sono piuttosto differenziate fra di loro.
Per rendere più facilmente confrontabili i preventivi dei prezzi relativi alle polizze RC Auto, a parità di classe di merito, l’Ivass (l’Istituto che vigila sul settore assicurativo) ha elaborato una tabella di
classi di merito dette di Conversione Universale o “CU”. Uniforme per tutte le compagnie in
Italia.
L’Ivass ha stabilito anche regole uniformi di tali classi CU per il passaggio in una classe
migliore (bonus) in assenza di sinistri e per il passaggio in una classe peggiore (malus) in
caso di uno o più sinistri prima della scadenza del contratto (“regole evolutive” della
classe di merito CU).
Le compagnie devono anche predisporre una tabella che indichi la corrispondenza delle
proprie classi di merito bonus/malus contrattuali o interne con le classi di merito CU.
E riportare nei propri preventivi, polizze e attestati di rischio anche la corrispondente classe CU.