Qualcuno le chiama teste di legno: sono persone che si offrono, in cambio di denaro, per mettere il proprio nome sul libretto di vetture sostanzialmente altrui. Sono i prestanome. L’Asaps (Amici Polstrada) lancia l’allarme: falsa intestazione auto, fenomeno dilagante. Parliamo, come preferite, delle intestazioni fittizie delle macchine. Dietro, c’è la criminalità organizzata.
Giuseppe Conte e Luigi Altamura (rispettivamente Delegato associazione sindacale Scudo Carabinieri e comandante del Corpo di Polizia Municipale di Verona), sulla testata Centauro dell’Asaps, fanno il punto.
Il fenomeno consiste proprio nel fornire veicoli a tutti coloro che vogliono rendersi irreperibili e che non vogliono che si risalga alla loro identità tramite il veicolo in uso. Eludendo quindi i controlli in sede di registrazione del mezzo e al conseguente controllo e verifica nelle relative banche dati.
Falsa intestazione auto: guai in Italia ed Europa
Anzitutto, è una problematica dilagante sul territorio nazionale ed europeo. Un guaio per la sicurezza. Infatti, tali veicoli sono coinvolti in azioni criminose anche gravi.
Le cronache recenti raccontano anche di morti per mano di pirati stradali, come a Roma e Milano, dove erano coinvolti veicoli di prestanomi. Con i reali utilizzatori e colpevoli che non sono stati identificati.
Tutto questo comporta enormi costi per le spese di notifiche dei verbali al Codice della strada, soprattutto per i Comuni. Queste auto vengono beccate dalle telecamere: ZTL, autovelox, autostrade. Ma il proprietario non paga: nullatenente e nullafacente. Con ripercussioni anche a livello di truffe assicurative.
Norme vecchie per stroncare il giro delle auto con teste di legno
Le Forze dell’ordine provvedono a contestare un’infrazione: la carta di circolazione e il certificato di circolazione non possono essere rilasciati qualora risultino situazioni di intestazione o cointestazione simulate. O che eludano o pregiudichino l’accertamento del responsabile. Lo dice il Codice della Strada.
Ma poi, Polizia e Carabinieri devono attendere i 60 giorni dalla notifica dei verbali, per poi interessare il Pubblico Registro Automobilistico. Target: la cancellazione del veicolo.
In questo lasso di tempo, i diretti interessati si attivano: il veicolo in questione cambia proprietà. Passa da un prestanome all’altro. Il PRA non può più procedere alla radiazione del veicolo che, quindi, continuerà a circolare.