La crisi dei semiconduttori ha lasciato delle chiare conseguenze sull’intera industria automobilistica a livello mondiale. I problemi di approvvigionamento riscontrati hanno comportato una chiusura del 2021 con un meno 6,1 per cento in confronto al 2020 e del 17,7 per cento in rapporto al 2019. Eppure, sulla scena locale gli impianti produttivi del gruppo Stellantis danno segnali incoraggianti. Secondo un’indagine effettuata dalla Fim Cisl il polo torinese (Mirafiori e Grugliasco), il centro Maserati di Modena e quello Sevel sono state le uniche realtà operative capaci di chiudere con una produzione superiore agli anni della pandemia.
Stellantis, che volumi a Torino: 77.267 unità nel 2021, +110% rispetto al 2020
Nello specifico, i volumi raggiunti nel 2021 a Torino hanno raggiunto le 77.267 unità, per un più 110 per cento rispetto alle 36.702 del 2020. Il principale fattore positivo va attribuito alla fabbricazione della 500 elettrica, uscita dalla catena di montaggio di Mirafiori, la cui realizzazione ha avuto inizio nel mese di ottobre 2020 e nel 2021 ha beneficiato del primo anno a pieno regime, attestandosi sulle 53.819 unità.
Ad oggi il veicolo più rappresentativo in versione elettrica di Stellantis costituisce il 70 per cento dei volumi ottenuti a Torino, mentre il rimanente 30 per cento, pari a 23.448 esemplari, è costituito dalle Maserati Ghibli, Levante e Quattroporte. Le attività della Casa del Tridente hanno superato i volumi maturati nel 2019 e nel 2020. Nella fattispecie, il Levante ha toccato quota 16.228, contro le 12.210 del 2019 e le 11.018 del 2020.
Inoltre, Ghibli e Quattroporte, entrambe costruite al centro Stellantis di Grugliasco, hanno superato con le 7.220 auto prodotte nel 2021 le 6.900 del 2019 e le 6.676 del 2020. A loro bisognerà aggiungere le due Maserati Gran Cabrio e Gran Turismo, delle quali se ne occuperanno a Torino a partire da settembre 2022.
Un territorio in buona salute: patto di riservatezza siglato con il colosso Intel
Le prospettive lasciano ben sperare. Anche perché non sono da escludere dei progressi nel dossier Intel e una delle aree offerte è proprio dato da un pezzo caro a Stellantis, Mirafiori per l’appunto. Il presidente del Piemonte, Alberto Cirio, ha sottolineato come la Regione, insieme a Lombardia, Veneto e Puglia ha siglato un patto di riservatezza con Intel nell’ambito degli approfondimenti che il gigante statunitense sta attuando sulle aree dove pensa di aprire altre strutture produttive di componenti elettroniche.
A detta di Cirio, è un passo avanti che non riguarda esclusivamente la loro Regione, ma il numero iniziale di candidature era superiore, pertanto si sta sfoltendo la lista dei candidati e il Piemonte è ancora in corsa. Una presa in considerazione che attesta un interesse concreto.