Dopo uno stop di circa tre settimane, riparte la produzione dei modelli Alfa Romeo nello stabilimento di Cassino. Nel corso della giornata di ieri, come già anticipato nelle scorse settimane, è ripresa l’attività degli impianti di lastratura e verniciatura mentre la catena di montaggio dove vengono realizzate Giulia e Stelvio sarà attiva dal 10 gennaio, a quasi un mese dallo stop avvenuto alla fine della metà dello scorso mese di dicembre.
In queste settimane, lo stabilimento di Cassino ha registrato il ricorso agli ammortizzatori sociali oltre che alle ferie. Complessivamente, il blocco produttivo è stato di circa tre settimane. Per il momento, non ci sono ancora piani di produzione precisi ma lo stabilimento di Stellantis dovrebbe lavorare in modo costante per le prossime settimane anche se lo spettro della crisi dei chip continua a rappresentare un possibile problema per il futuro delle attività del sito.
Da notare che lo stabilimento dove vengono prodotte le Alfa Romeo Giulia e Stelvio riparte in un contesto decisamente differente rispetto allo scorso mese. La crescita di contagi ha avuto un effetto anche sui lavoratori dello stabilimento, con molti casi registrati durante il periodo di pausa “forzata”. Alcune assenze, per via della quarantena, potrebbero influenzare l’organizzazione del lavoro nelle prossime settimane. In ogni caso, la produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio riprenderà da lunedì 10 gennaio.
Ancora problemi con le forniture per la produzione Alfa Romeo a Cassino?
La crisi dei chip non è stata ancora superata e la produzione dei modelli Alfa Romeo, che ha appena annunciato il debutto delle nuove Giulia e Stelvio MY2022, potrebbe continuare a singhiozzo già a partire dalla seconda metà del mese di gennaio. Ricordiamo che il 2021 è stato caratterizzato da continui blocchi della produzione, con un taglio di oltre un terzo delle giornate lavorative a causa delle poche richieste del mercato e della carenza di semiconduttori.
Il rischio per le prossime settimane è quello di rivivere quanto già visto in autunno. Dal mese di settembre in poi, infatti, lo stabilimento laziale di Stellantis ha registrato blocchi continui della produzione con il taglio di 2-3 giorni lavorativi in cui la produzione si fermava con ricorso agli ammortizzatori sociali. Da settimane, Stellantis lavora al miglioramento delle forniture per garantire una produzione costante. Staremo a vedere, già nel corso delle prossime settimane, se le attività produttive continueranno ad essere influenzate dall’assenza di semiconduttori.
Si aspetta il debutto del Maserati Grecale
Atteso inizialmente per il mese di ottobre scorso, il Maserati Grecale è stato rinviato al secondo trimestre del 2022. Al momento, non ci sono informazioni in merito alle tempistiche di debutto del nuovo SUV della casa del Tridente. Il modello, sviluppato a partire dalla piattaforma Giorgio, dovrebbe essere quasi pronto per entrare in produzione ma tempistiche ufficiali o ufficiose non ci sono ancora.
Per il momento, tutto resta fissato ad una generica “primavera 2022”. L’avvio della produzione del Maserati Grecale è fondamentale per il futuro dello stabilimento di Cassino. Il nuovo SUV della casa italiana, infatti, dovrà sostenere la crescita delle attività produttive nello stabilimento laziale. Per Giulia e Stelvio, infatti, non sembranno esserci sostanziali novità all’orizzonte ed i livelli di produzione continueranno ad essere ridotti.
Il Grecale, invece, dovrà garantire un sostanziale taglio al ricorso agli ammortizzatori sociali nello stabilimento e, nello stesso tempo, dovrà sostenere la crescita delle vendite di Maserati su scala globale. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno di certo nel corso delle prossime settimane. Continuate a seguirci per tutti gli aggiornamenti.