La transizione elettrica interessa molto il governo italiano. E anche Stellantis beneficerà di questo interesse. La mobilità green e le questioni ambientali stanno producendo la più grande rivoluzione del settore automobilistico a memoria d’uomo.
Dai motori termici a quelli elettrici il passaggio necessita di tempo, studi e soprattutto risorse. Il colosso del settore, nato dalla fusione di PSA ed FCA, cioè Stellantis, ha già diversi progetti sul territorio italiano. Tra questi, anche la nascita di una prima fabbrica di batterie per veicoli eletrici italiana, la terza del gruppo in Europa.
E adesso arrivano notizie dal governo che prevede stanziamenti che saranno utili anche al quarto produttore mondiale di auto per completare il progetto Gigafactory italiana.
Stellantis , la Gigafactory di Termoli, il punto della situazione
Sullo stabilimento ex FCA di Termoli in Molise, dove fino ad oggi si producevano cambi e motori per le auto alimentate a gasolio o a benzina, Stellantis ha deciso di puntare per l’elettrificazione.
La riconversione delle produzioni in quello stabilimento, che adesso passerà a produrre batterie per veicoli elettrici (dal 2024 o 2025 come programma dell’azienda) è stata già ufficializzata. Ma poco è nulla si è mosso al riguardo, perché dopo l’assegnazione estiva della fabbrica al sito molisano, nulla si è più detto.
La certezza comunque è che a Termoli vedrà i natali la prima fabbrica di batterie elettriche del gruppo in Italia. Dopo le due già assegnate a Germania e Francia, rispettivamente a Kaiserslautern e Douvrin, adesso in Italia è Termoli la sede prescelta. Ed il Molise ha vinto la concorrenza piemontese e lucana di Mirafiori e Melfi. Le incertezze sul futuro e sull’avvio di questa riconversione, che hanno alimentato le polemiche di questi giorni anche dei sindacati, adesso potrebbero sedarsi.
La novità da parte del governo è una concreta apertura in aiuto a chi investe in questa particolare materia delle Gigafactory. E naturalmente Stellantis con il suo progetto in territorio molisano è tra i massimi investitori.
I fondi per le Gigafactory in manovra di Bilancio
Sostenere lo sviluppo delle nuove auto elettriche, favorendo i costruttori e agevolando la clientela, sono le cose che tutti, sindacati in prima fila, chiedevano al governo. Ciò che ha fatto scalpore è stata la completa assenza di nuovi incentivi per le auto elettriche nella Legge di Bilancio che da poco è stata licenziata definitivamente dal nostro esecutivo.
Una mancanza totale di nuove agevolazioni sulle vendite dei veicoli di ultima generazione che ha alimentato le perplessità dei sindacati ed ha fatto alzare la voce anche a Stellantis, che con il suo Ceo Carlos Tavares ha minacciato conseguenze per gli stabilimenti italiani senza sostegni governativi.
Fatto sta che il governo comunque una mano al sostegno dello sviluppo del settore della mobilità elettrica, ha deciso di darla comunque. Tramite il Ministero dello Sviluppo economico (Mise) verranno adottati tutta una serie di provvedimenti a sostegno di questa causa.
Proprio il dicastero del Ministro Giancarlo Giorgetti ha previsto 2,2 miliardi di dotazioni per rendere competitive le nostre aziende in questa fase di transizione. E ci sono fondi da destinare quindi alla realizzazione in primo luogo delle Gigafactory.
La filiera della transizione ecologica verrà quindi favorita a livello ministeriale. E ne godrà sicuramente Stellantis come azienda. Ma la notizia non può che essere accolta favorevolmente anche dalle parti sociali e dai lavoratori tutti. Le Gigafactory saranno inevitabilmente veicolo di occupazione, che poi è quello che più sta a cuore i sindacati e che più interessa i lavoratori.