È saltato subito all’occhio che all’interno della nuova compagine dirigenziale, voluta per la Ferrari dal CEO Benedetto Vigna, mancava il nome di Jean Todt. Il manager francese, che ha avuto un passato ad altissimi livelli proprio tra le mura della Gestione Sportiva del Cavallino Rampante, era stato al centro di molteplici speculazioni nell’ottica di un concreto rientro a Maranello. Pare però allontanarsi questa possibilità visto che effettivamente di Jean Todt non sembra esserci traccia.
Il suo nome era tornato alla ribalta quando alcune indiscrezioni lo fissavano nella posizione di superconsulente al muretto del Cavallino Rampante, ma anche per ciò che riguarda il prodotto stradale. La trattativa era nata da un incontro con il presidente della Ferrari, John Elkann, che proprio quest’anno aveva dato il via alla 24 Ore di Le Mans luogo nel quale i due si erano incontrati e avevano colloquiato.
A suo tempo Jean Todt aveva ammesso che nel futuro da non presidente FIA avrebbe fatto qualche cosa di nuovo, senza però delineare qualche cosa di certo. Pare però che per Jean Todt non si possa delineare un effettivo ritorno a Maranello, nonostante alcuni negoziati che pare siano andati oltre i semplici colloqui.
L’indiscrezione sul non ritorno in Ferrari di Jean Todt
A fornire un’indiscrezione sulla vicenda è l’informatissimo giornalista britannico, Joe Saward che ha sentito una fonte interna alla Ferrari la quale ha escluso il ritorno di Todt a Maranello. Pare addirittura che prima della fine dell’anno c’era ancora qualche possibilità di ragionare su un ritorno di Jean Todt in Ferrari, ma ora le cose pare abbiano preso un’altra piega. Si attendono quindi conferme ulteriori, ma difficilmente rivedremo Jean Todt in Ferrari.
C’è da dire poi che il rapporto di Todt con la Ferrari potrebbe essere mitigato dalle clausole che possiede Charles Leclerc all’interno del suo contratto e che potrebbero divenire operative già al termine della stagione 2022: il monegasco è gestito a livello manageriale dal figlio di Jean Todt, Nicolas. Insomma, insistono ancora molteplici prerogative sul possibile ritorno di Todt in quella Ferrari che ha tanto amato: le possibilità però ora sembrano restringersi.