Fiat ha annunciato nelle scorse ore una riduzione dell’equipaggiamento di serie del Fiat Toro 2022. Il motivo è la mancanza di semiconduttori che sta colpendo pesantemente l’intero settore automobilistico e sta mettendo in difficoltà il brand italiano in Brasile tanto da creare un “Term of Adjustment and Compensation”.
Ciò vale per gli esemplari non ancora consegnati ai clienti, che sono impazienti di conoscere le novità introdotte sul pick-up con il model year 2022. In questo caso, lo storico brand di Stellantis non propone più il pacchetto Connect Me che non viene più offerto di serie.
Fiat Toro 2022: il pacchetto Connect Me non viene più offerto di serie per mancanza di chip
Diventa, quindi, un optional che non è disponibile nel configuratore online o nel pacchetto offerto presso le concessionarie Fiat. Per sopperire alla mancanza della connettività 4G con Wi-Fi fornita da TIM, Fiat propone due revisioni gratuite, la prima per i clienti che hanno ordinato il Toro 2022.
Il marchio torinese afferma in una dichiarazione che ciò sicuramente influirà sulle vendite del pick-up. Tuttavia, con questo omaggio spera di ridurre al minimo l’impatto dell’assenza del dispositivo di connessione a Internet.
Nel comunicato stampa ufficiale, Fiat ribadisce che l’assenza di Connect Me non elimina il sistema di infotainment con display da 8.4 o 10.1 pollici e le altre funzionalità, come il GPS integrato, il supporto Android Auto ed Apple CarPlay (anche via wireless) e altro ancora.
Per quanto riguarda le revisioni, i futuri possessori del Fiat Toro 2022 risparmieranno 1108 R$ (175 euro) per la versione Volcano con motore benzina e 1972 R$ (311 euro) per quanto riguarda le varianti Volcano, Ranch e Ultra con propulsore diesel. Poiché Connect Me era disponibile soltanto per queste versioni, le altre non sono incluse in questa modifica.
La casa automobilistica torinese ha precisato che i clienti aventi diritto al suddetto omaggio dovranno compilare il modulo di consenso allegato all’avviso ricevuto. Infine, Fiat ribadisce che le concessionarie avranno l’obbligo di conservare il documento per un periodo di due anni poiché ne sono responsabili.