Nelle scorse ore la Car Claim Foundation ha presentato un’importante class action contro le case automobilistiche di Stellantis: Peugeot, Citroen, DS e Opel. Questo a causa dello scandalo meglio conosciuto come dieselgate. Secondo la fondazione, la procedura di reclamo comporta un interesse finanziario che potrebbe ammontare sino a 3 miliardi di euro.
Class Action in Olanda contro Peugeot, Citroen, DS e Opel
La fondazione che già in passato aveva fatto parlare di se per una situazione analoga contro il gruppo Volkswagen, afferma sulla base di vari rapporti di ricerca e test sulle emissioni che anche le auto diesel dei marchi Peugeot, Citroen, DS e Opel contengono software vietati. Peugeot e Citroën sono già perseguite in Francia, mentre Opel ha recentemente raggiunto un accordo di milioni in Germania per evitare guai giudiziari. In Olanda sarebbero oltre 300 mila le auto coinvolte.
Nei procedimenti collettivi, la fondazione rappresenta tutti gli automobilisti nei Paesi Bassi che hanno acquistato o noleggiato un’auto diesel dei marchi nel periodo dal 1 settembre 2009 al 1 settembre 2019. Sono stati citati anche la casa madre Stellantis, nata dalla fusione tra PSA Groupe e Fiat Chrysler Automobiles e General Motors, di cui il marchio Opel ha fatto parte fino al 1 agosto 2017.
Ricordiamo che la Car Claim Foundation è nota anche per la class action contro il gruppo Volkswagen che nel 2015 ha ammesso le proprie responsabilità nel dieselgate e per aver fatto causa a novembre dello scorso anno al gruppo Renault sempre per lo stesso motivo. Vedremo dunque come si evolverà questa situazione e come risponderà il gruppo Stellantis a queste accuse che le vengono lanciate dai paesi bassi e che riguardano gli ex marchi del gruppo PSA con in testa il brand Peugeot.
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