Una Ferrari Enzo è la protagonista di un brutto crash, andato in scena questa mattina sulla Amsterdamsestraatweg di Baarn, nei Paesi Bassi. Pare che la prestigiosa auto sportiva del “cavallino rampante” stesse effettuando un test drive dopo un servizio in officina. Al volante, secondo le indiscrezioni, un meccanico, entrato in azione per verificare l’esito dei lavori eseguiti.
Il tizio, dopo un semaforo, ha premuto forse con troppo vigore il pedale del gas, perdendo il controllo del mezzo sul fondo scivoloso. Piombato contro gli alberi dall’altra parte della strada, ha poi fatto un testacoda. Da quel che si apprende, il tizio non si sarebbe fatto troppo male nell’incidente, che non ha prodotto altri feriti. Speriamo in una sua pronta guarigione. I danni alla macchina, per quanto rilevanti, passano in secondo piano e sono comunque riparabili.
Ferrari Enzo: un mito nel mito
Ricordiamo che la Ferrari Enzo è stata prodotta dal 2002 al 2004, in 399 esemplari più uno donato, nel 2005, a Papa Giovanni Paolo II, che lo mise all’asta per devolvere in beneficenza la somma ricavata. Questa vettura è l’espressione tangibile della capacità tecnologica dell’azienda che ha saputo interpretare meglio di tutte le altre i sogni degli appassionati. Vero concentrato di finezze progettuali, attinte a piene mani dai bolidi “rossi” di Formula 1, è una gioia dei sensi.
Il compito della spinta è affidato a un motore V12 aspirato da 6 litri di cilindrata, con angolo di 65° fra le bancate, che eroga una potenza massima di 660 cavalli a 7800 giri al minuto. Notevole la leggerezza, a dispetto delle dimensioni, grazie al telaio e alla carrozzeria plasmati interamente in fibra di carbonio.
Le sue prestazioni erano il riferimento assoluto durante il ciclo produttivo. Pure oggi hanno la loro presa. Questa straordinaria creatura in serie limitata accelera da 0 a 100 km/h in 3.65 secondi e da 0 a 200 km/h in 9.6 secondi, mentre il chilometro con partenza da fermo viene ingoiato in 19.6 secondi. La velocità massima supera (abbondantemente) i 350 km/h. Efficienza è la sua ragion d’essere. Anche l’impianto frenante, in materiale carboceramico, tocca le vette dell’eccellenza. Potrebbe fermare in pochi metri un treno in corsa.
Curata come un pezzo di alta gioielleria
Nulla sulla Ferrari Enzo è lasciato all’improvvisazione: tutto, anche il più piccolo dettaglio, ha una precisa utilità funzionale. Lo stile dell’aggressiva carrozzeria è stato elaborato con l’obiettivo di agevolare lo scorrimento dell’auto nell’aria, sfruttando al contempo lo scorrimento dell’aria sull’auto per generare un grande carico deportante, pari a ben 775 kg a 300 Km/h. Roba da incollare la Ferrari Enzo all’asfalto.
Poi c’è il motore: un concentrato di tecnologia e di passione, che esprime la sua voce con toni inebrianti. Difficile immaginare un cuore con melodie migliori di questo. Anche la sua erogazione è sublime. Le scariche di adrenalina che regala sono uniche. L’estetica non è da meno: stiamo parlando di un capolavoro, firmato Pininfarina. La Ferrari Enzo sembra un’astronave venuta da un pianeta più evoluto del nostro.
Nei suoi lineamenti si colgono parentele con le monoposto di Formula 1 e con le Sport dell’era romantica dell’automobilismo, ma il linguaggio con cui esprime queste connessioni è innovativo e originale, senza richiami o forzature vintage. Un esemplare della specie è andato distrutto nell’incidente di cui vi abbiamo riferito oggi. Si tratta di una delle 3 Ferrari Enzo vendute in Olanda. Tornerà nuova. Speriamo che il suo conducente si riprenda presto. A lui vanno le nostre attenzioni e i nostri auguri.