Tra le tante cose che sono state chieste dalla stampa nella giornata di ieri a Carlos Tavares vi è stata anche la situazione legata alla crisi dei semiconduttori che nel 2021 ha reso difficile la produzione di auto e che ancora oggi sta creando non pochi problemi non solo al gruppo Stellantis ma un po’ a tutto il settore automobilistico.
Secondo l’amministratore delegato del gruppo nato un anno fa dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA Groupe forse verso fine anno si dovrebbe iniziare a vedere la luce in fondo al tunnel.
La crisi dei semiconduttori potrebbe risolversi verso fine anno secondo Carlos Tavares
“La crisi dei semiconduttori durerà almeno fino alla fine dell’anno. A partire dall’estate, la nuova capacità produttiva creata a livello mondiale potrebbe iniziare a ristabilire l’equilibrio tra domanda e offerta”, ha anticipato il manager.
Secondo Carlos Tavares, la mancanza di chip ha avuto un impatto dal 15 per cento al 20 per cento sulla produzione automobilistica mondiale. “È qualcosa di davvero straordinario. Dobbiamo rivedere il nostro modello di business e ottimizzare la parte ingegneristica per proteggerci da problemi simili in futuro”, ha anticipato.
In particolare, il gruppo Stellantis ha perso il 2,1 per cento delle vendite nell’Unione Europea nel 2021, a 2.124 milioni di unità, secondo i dati diffusi martedì dall’associazione europea delle case automobilistiche.
Vedremo dunque se le previsioni del CEO di Stellantis risulteranno corrette o se i tempi per risolvere la questione semiconduttori saranno ancora più lunghi come temono altri addetti ai lavori. Purtroppo si teme che il 2022 possa essere sotto questo punto di vista un anno abbastanza difficile come lo è stato del resto il 2021.
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