Siamo agli sgoccioli: stanno per esaurirsi le proroghe della revisione auto. Chi infrange le regole rischia una rivalsa milionaria in caso di incidente stradale. Per capire meglio come stanno le cose, facciamo un gradino alla volta.
Revisione auto: vecchie proroghe
Dal 2020, si sono susseguite proroghe alla revisione auto, causa pandemia di Covid che ha paralizzato le Motorizzazioni (già in difficoltà anche prima del coronavirus). L’attuale proroga vede l’allungamento di 10 mesi dei termini della revisione ministeriale prevista dal Regolamento Europeo 2021/267. Scadenza originaria settembre 2020? Nuova scadenza luglio 2021. Fino a: scadenza originaria giugno 2021? Nuova scadenza aprile 2022. Da lì in poi, fine delle proroghe. Lo fa notare Diego Brambilla (ispettore addetto alla revisione ministeriale e segretario di FederIspettori), di revisioniautoblog.com. Tutta la marea di altre proroghe introdotte nel 2022 non esistono, sono fake.
Chi circola con revisione scaduta, proroga inclusa, e causa un incidente, rischia grosso. C’è la rivalsa Rc auto dietro l’angolo: la compagnia assicuratrice risarcisce i danni all’altro guidatore. Ma poi si fa dare tutti i soldi da chi viaggiava senza revisione. Se ci sono lesioni fisiche gravi o morti, l’indennizzo è milionario.
Niente proroghe revisione: un bene
Ma è un bene o un male che non ci siano altre proroghe? Per Brambilla, un bene. Ormai, i centri controllo sono operativi. E un esercito di auto senza revisione è una mina vagante per sicurezza stradale e ambiente. Ricordiamo che la revisione va fatta dopo 4 anni dalla prima immatricolazione. Poi ogni 2 anni. Si pagano 78,75 euro.
C’è il Buono veicoli sicuri per chiedere il rimborso di 9,95 euro a compensazione dell’aumento recente della revisione. Il contributo è ammesso per le revisioni effettuate dal 1° novembre 2021, giorno in cui è entrato in vigore l’aumento tariffario, e per i 3 anni successivi. Il bonus vale per i proprietari per un solo veicolo e per una sola volta.
Per presentare la richiesta i cittadini interessati devono accedere alla piattaforma attraverso l’identità digitale Spid, oppure la Carta d’identità elettronica (Cie) o la Carta nazionale dei servizi (Cns). Poi devono compilare il modello disponibile sulla piattaforma. Quindi allegare la copia dell’attestazione dell’avvenuto pagamento della revisione.