I dazi che il Presidente americano Donald Trump ha minacciato di introdurre per quanto concerne l’importazione di auto dall’Europa non sarebbero la fine del mondo. Lo ha detto l’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne.
Il CEO del gruppo italo americano è stato intervistato dalla stampa a margine di un evento che si è svolto a Roma. Marchionne ritiene che la decisione di Trump non sia un problema è che tutto sia gestibile. Il numero uno di FCA ha pure detto di comprendere politicamente la decisione del Presidente degli Stati Uniti.
Sergio Marchionne non teme i dazi di Trump, per il CEO di Fiat Chrysler non sono la fine del mondo
Secondo Sergio Marchionne quello che Trump tenta di fare è di correggere le anomalie negli scambi commerciali a livello internazionale che l’attuale sistema ha determinato. Marchionne ritiene che la situazione di Italia e Francia sia molto diversa da quella della Germania che è il paese che in assoluto ha goduto maggiormente degli scambi con gli Stati Uniti fino a questo momento.
L’amministratore delegato di Fiat Chrysler ammette di avere un buon rapporto con l’amministrazione Trump. La questione dei dazi è ancora in fase di trattativa ma secondo Sergio Marchionne non bisogna in questo momento dare risposte troppo pesanti. Questo anche perchè gli USA sono un mercato molto importante dove si vendono ben 18 milioni di auto ogni anno.

Il numero uno di Fiat Chrysler Automobiles dunque ridimensiona i rischi legati alle misure annunciate dal presidente americano nei giorni scorsi. Sergio Marchionne infine ha ricordato che il suo gruppo produce in USA oltre 1 milione di auto l’anno e dunque i problemi per il suo gruppo sono relativi.
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