L’Alfa Romeo Giulia TZ è senza dubbio una delle auto da corsa più iconiche realizzate dalla casa automobilistica di Arese. Nel 1959, lo storico brand ora appartenente a Stellantis decise di iniziare a progettare l’erede della SZ. Nacque così il progetto 105.11 che avrebbe generato la Giulia TZ (Tubolare Zagato).
A differenza della SZ, la TZ è stata concepita come una vera vettura da competizione omologata per l’uso stradale, ma anche in GT grazie alla produzione di 112 esemplari. La progettazione del telaio della vettura fu affidata a due rinomati ingegneri, Giuseppe Busso e Gioacchino Colombo, che si erano trasferiti dalla Ferrari dopo aver lavorato sulla 125 S.
Alfa Romeo Giulia TZ: Auguttes ha venduto all’asta un bellissimo esemplare del 1965
Busso e Colombo scelsero una struttura tubolare in acciaio saldato, corredata da freni a disco e sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote. La carrozzeria venne affidata ancora una volta a Zagato e al suo designer Ercole Spada, che effettuò un accurato studio aerodinamico in fase di progettazione.
La nuova auto venne equipaggiata con un motore a quattro cilindri in linea con otto valvole, doppio albero a camme in testa, monoblocco e testata in alluminio e alimentazione tramite due carburatori Weber.
Con una centrata di 1570cc, il propulsore sviluppava 112 CV di potenza nella versione stradale e 160 CV in quella da competizione. Con un peso di soli 660 kg, l’Alfa Romeo TZ raggiungeva una velocità massima di 216 km/h.
Il montaggio fu affidato alla società Auto Delta diretta dall’ingegnere Carlo Chiti e Ludovico Chizzola. Nel maggio del 1963, Auto Delta divenne il reparto corse ufficiale del Biscione. Nello stesso anno, la vettura vinse la sua prima gara alla Coppa FISA di Monza con al volante Lorenzo Bandini. Seguì un’altra vittoria alla 12 Ore di Sebring nel 1964.
Il telaio n°AR750091
Detto ciò, Auguttes ha proposto all’asta un bellissimo esemplare bianco del 1965 con telaio n°AR750091 che è riuscito a vendere a 819.160 euro. Inizialmente, era stato stimato un prezzo compreso fra 800.000 e 1.200.000 euro.
Secondo la documentazione, questa Giulia TZ ha lasciato lo stabilimento Zagato il 2 aprile del ‘65 con carrozzeria rossa e interni neri. Fu venduta il giorno dopo al suo primo proprietario presente a Milano. Durante i primi 10 anni della sua vita, la vettura è passata per le mani di diverse persone, senza mai lasciare l’Italia.
Nel 1983, l’auto entrò a far parte della collezione di un famoso collezionista tedesco. Una recente analisi svolta in Italia ha confermato che telaio, motore, cambio e l’intera vettura sono completamente originali.
Alcuni elementi dell’Alfa Romeo Giulia TZ, come volante, sedili e freni, sono stati sostituiti. Infine, dopo aver cambiato l’accensione e il condensatore, il motore si è avviato senza alcuna difficoltà.