I prezzi di elettricità e gas lievitano di continuo, con gravi ricadute per chi ha un’auto a batteria o a metano (o GPL). Problemi anche per la filiera dell’auto. Intanto, il Governo Draghi si muove con una bozza di decreto Sostegni contro il caro energia. Ma a criticare l’Esecutivo c’è l’Anfia, l’Associazione nazionale filiera industria automobilistica. Il fatto è che alla filiera automotive gran parte delle aziende ad alta intensità energetica fanno riferimento. Così, c’è un ulteriore enorme fattore di rischio, oltre a quelli già presenti per l’accelerazione della transizione energetica. Il passaggio cioè dal carbone all’elettrico.
Caro energia: atto d’accusa all’Esecutivo Draghi
Le misure prese in considerazione dal Governo sono congiunturali e non strutturali, sostiene l’Anfia. Questa serie di interventi spot sono insufficienti i rincari. Abbiamo il rialzo di oltre 6 volte del costo del gas e di oltre 4 volte di quello dell’energia elettrica. Un brutto guaio per le aziende: non possono soddisfare gli ordini che, pure, registrano abbondanti anche dall’estero. La criticità principale delle misure è la mancanza di un forte impatto immediato che dia modo di lavorare insieme al Governo, nei mesi successivi, a un piano più strutturale.
Sarebbe invece necessario, per l’Anfia, seguire i modelli di Francia e Germania: qui, gli interventi a protezione anche dell’industria ci sono stati.
C’è una mini ripresa del 2021? Sì, ma i risultati dello scorso anno rischiano di essere vanificati proprio dall’elemento energia, sostiene l’Anfia. Visto l’elevato quantitativo di ordini da evadere, le vie sono due: produrre in perdita o fermarsi. Non solo: a risultare avvantaggiati dalla situazione sono Paesi, anche europei, nostri concorrenti.
Cosa chiede l’Anfia? Di riformulare il meccanismo di fissazione del prezzo dell’energia facendo giocare le rinnovabili. La filiera produttiva automotive italiana è stata colpita, nel 2021, da una serie di fattori negativi che hanno determinato una chiusura d’anno a -20% del fatturato. Questa è l’unica filiera dell’industria manifatturiera a cui è richiesto, a livello europeo, il raggiungimento di obiettivi ambientali ambiziosissimi in tempi molto rapidi. Insomma, pressioni costanti e fortissime.
Stellantis e il caro energia: sentiamo l’Anfia
Occhio a cosa dice l’Anfia: siamo di fronte a una decisione importante del Gruppo Stellantis, che non ha mancato di mettere all’indice il costo dell’energia per programmare un ingente investimento in Italia: una Gigafactory, che, per definizione, vive di energia. Serve quindi l’intervento del Governo Draghi.