La Russia è lontana dall’Italia, è un altro mondo. Sarebbe un classico dato di fatto questo, almeno geograficamente. Cosa centra la Russia con l’Italia e soprattutto cosa centra in un sito come il nostro, dove si parla di auto è presto detto. Ma ciò che vedremo riguarda Stellantis e una sua fabbrica di veicoli leggeri in Russia. Una fabbrica di furgoni come lo è la nostra Sevel di Atessa.
Riportiamo quanto scrivono sul sito “investing.com” citando come fonte l’agenzia di stampa Reuters da Mosca. Pare che nel settore Automotive, o meglio, in quello dei veicoli leggeri la situazione sia nettamente differente rispetto all’Italia e forse al resto dell’Europa. Almeno per quanto riguarda Stellantis e gli annosi problemi di produzione e occupazione che in Italia soprattutto sono evidenti.
In Russia la produzione va a gonfie vele, tanto è vero che il colosso nato dalla fusione tra PSA ed FCA starebbe pensando di esportare i furgoni costruiti in Russia, nell’Europa occidentale. Stellantis ormai è una multinazionale che pensa, come è giusto e naturale che sia, agli utili. Con buona pace delle fabbriche italiane del gruppo che continuano a stentare, compresa proprio la Società Europea Veicoli Leggeri in Abruzzo.
Da febbraio in arrivo per Stellantis,i furgoni prodotti in Russia
Alla Sevel di Atessa oggi ci si domanda cosa riserverà il futuro, dal momento che, pur parlando di furgoni, che hanno un mercato ancora dignitoso, i regimi produttivi sono ai minimi termini. I sindacati, proprio sulla Società Europea Veicoli Leggeri lamentano la scarsa attenzione verso i lavoratori interinali, i somministrati.
A molti di questi lavoratori che da anni vengono forniti dalle Agenzie di lavoro interinale, il contratto non è stato rinnovato. Eppure i sindacati da tempo chiedevano la loro stabilizzazione. La crisi dei semiconduttori ha portato anche alla Sevel, una concreta riduzione di produttività. Cassa integrazione per i lavoratori e come detto mancato rinnovo del contratto per i somministrati.
In Russia però sembra che le cose vadano meglio. Il paragone con la Polonia e con la fabbrica ex Opel di PSA a Gliwice, era già particolarmente messo in evidenza da parte dei sindacati. A Gliwice infatti Stellantis ha deciso di convertire la fabbrica ex Opel dove si costruivano le berline Astra della casa tedesca, in fabbrica di furgoni leggeri. Ma la stessa produzione si fa anche a Kaluga, città russa a 200 Km da Mosca. E lì le cose vanno bene se è vero, come si legge sul sito prima citato, che presto i furgoni prodotti lì invaderanno il mercato occidentale.
Da febbraio dovrebbe iniziare questa esportazione, e sembra che riguarderanno Peugeot Expert, Opel Vivaro e Citroen Jumpy.
Gli interessi di Stellantis in Russia
Stellantis in Russia produce e commercializza diversi veicoli di diversi dei 14 marchi che la compongono. Non ha comunque una rilevante quota di mercato in Russia, perché si assesta solo all’1%. Resta il fatto comunque che a Kaluga, Stellantis (ma insieme alla Mitsubishi) gestisce una fabbrica di veicoli commerciali leggeri. E nel 2021 la produzione di questi veicoli è raddoppiata.
SI tratta di veicoli dei marchi francesi del quarto produttore mondiale di auto. Ma ciò non significa che la cosa non riguardi anche FCA e la Fiat. In effetti pare, sempre da fonte Reuters, che in Russia Stellantis ha deciso di portare la produzione del Fiat Scudo.
Lo stabilimento di Kaluga per Stellantis sembra sia centrale. Infatti pare che il Gruppo voglia farlo diventare uno snodo cruciale delle esportazioni verso l’Europa Occidentale ma non solo, perché da li partiranno anche le esportazioni verso l’America Latina o l’Africa.
Evidente che i furgoni sono un prodotto che ha mercato, anche se a Val di Sangro e alla Sevel questo si vede poco.