Tante belle parole, zero fatti: a gennaio 2022, in Italia, il mercato auto scende del 19,7% su gennaio 2021. Molte dichiarazioni da parte delle istituzioni in favore del settore, ma ancora nulla di concreto, denuncia Federauto, la Federazione dei concessionari. Solo 107.814 immatricolazioni di vetture nuove.
Per Adolfo De Stefani Cosentino, presidente di Federauto. Il ritardo delle decisioni governative, già nel primo mese dell’anno, ha restituito un volume di immatricolazioni al di sotto dei livelli degli ultimi quattro anni. E con una consistente riduzione degli ordini, anche delle elettriche, che impatterà nei mesi successivi. Occhio: la flessione complessiva è quasi del -35% rispetto a gennaio 2019. La domanda di sostituzione del parco circolante più vecchio con veicoli green risulta totalmente inadeguata agli obiettivi attesi.
Cosa serve al mercato auto
Tre le direzioni in cui muoversi. Uno: la reintroduzione dell’ecobonus in logica triennale. Due: un forte potenziamento dell’infrastruttura di ricarica pubblica e privata, soprattutto autostradale. Tre: la revisione sostanziale della fiscalità sulle flotte aziendali. Così da traghettare cittadini e imprese nel nuovo modello di mobilità elettrica, dice Federauto.
Altrimenti? Ci saranno le ricadute economiche, occupazionali e sociali della dirompente trasformazione in atto. Tutto aggravato dalla carenza dei microchip, dal caro energia e dalla crescita dell’inflazione.
Analisi delle vendite
Sul lato dei canali di vendita, quello dei privati, con la fine degli incentivi, consuntiva un calo tendenziale del -20,9%, in rosso anche il canale società (-18,3%) e quello del noleggio (-15,9%). Per l’Unrae (Case estere), senza interventi, la transizione ecologica verrà fortemente rallentata se non interrotta e l’Italia rischierà di rimanere fanalino di coda nelle politiche green rispetto a Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.
Condannando all’arretratezza lo sviluppo del mercato degli ECV nel nostro Paese. Già il mese di gennaio ne è una conferma con una quota di BEV e PHEV che crolla all’8,4%, perdendo quasi 5 punti rispetto a dicembre scorso.
Tra le carrozzerie nel mese crossover e fuoristrada arrivano a coprire quasi il 52% delle
preferenze, a fronte di una contrazione delle berline al 42,4% e delle station wagon al 2,6%.