Ed alla fine anche un bollo auto può essere pericoloso fiscalmente. E non ci riferiamo a cartelle esattoriali per bolli non pagati ed omessi. Più volte abbiamo già affrontato il caso del possesso di un veicolo troppo lussuoso, troppo costoso e di gamma troppo alta in base ai redditi del proprietario. Situazioni che possono far scattare immediatamente o quasi, i controlli del Fisco italiano. Per colpa dell’auto potrebbe scattare l’accertamento dell’Agenzia delle Entrate. L’incrocio delle banche dati, ormai è una costante. Non c’è niente che sfugge all’occhio lungo del Fisco. Figuriamoci una auto di grossa cilindrata odi livello elevato. E a volte tutto parte dal bollo auto.
Bollo, superbollo e redditi, un incrocio facile da verificare per il Fisco
Cosa centra la tassa di proprietà sui veicoli con gli accertamenti fiscali e le verifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate? In primo luogo c’è senza dubbio il caso del bollo evaso, che inevitabilmente può arrivare in mano ad Agenzia delle Entrate Riscossione per esempio. Il Concessionario alla Riscossione è quello che alla fine può avere il compito (da parte delle Regioni, che sono gli Enti a cui il bollo auto è dovuto) di incassare il balzello.
Ma il bollo, ma soprattutto il superbollo, può a volte essere equivalente ad una supercar acquistata senza potersela permettere, almeno dal punto di vista dei redditi dichiarati.
Cos’è il superbollo auto e cosa significa
Fu il decreto Salva Italia, quel famoso decreto lacrime e sangue del governo Monti e della professoressa Fornero, ad introdurre dal 2011, il superbollo auto. In pratica si tratta di una tassa aggiuntiva di un’altra tassa. Una imposta aggiuntiva che deve essere pagata dai proprietari di super car e auto di lusso. Nello specifico parliamo di auto con potenza superiore a 185 kW (kilowatt). E il superbollo costa 20 euro ogni kW in più oltre i 185 già citati.
Riduzioni del superbollo solo dopo diversi anni di possesso del veicolo. Infatti si riduce al 60% il superbollo dovuto su auto di 5 anni di età, al 30% per le auto con 10 anni di età e al 15% per le auto con 15 o più anni di vita.
Perché possono scattare le verifiche del Fisco per via del bollo
Le verifiche del Fisco nostrano possono scattare in automatico quando il contribuente è in possesso di un veicolo non corrispondente alle sue capacità reddituali, che lui stesso ha dichiarato. E gli organi di controllo hanno davvero una facilità estrema a mettere sotto osservazione un contribuente soprattutto partendo dal bollo auto pagato.
Anche il bollo può essere un dato fuori portata per un contribuente che dichiara redditi bassi. Non si parla di cifre da capogiro come potrebbero essere quelle relative all’acquisto di una super auto. Ma proprio partendo dal fatto che un contribuente paga tanto di bollo auto, il Fisco potrebbe sospettare che si tratta di un proprietario di auto di lusso e fuori portata per lo stesso contribuente.
Come funzionano i controlli del Fisco
Ricapitolando, il bollo auto è una tassa la cui gestione è delle Regioni o delle Provincie Autonome. Ma ci sono alcune Regioni che hanno demandato la competenza direttamente all’Agenzia delle Entrate. Tra l’altro il bollo auto è a carico di qualsiasi proprietario di veicoli che risultano iscritti al Pra. Un veicolo iscritto al Pubblico registro automobilistico (Pra) è nello stesso registro collegato al proprietario.
E per questo che il pagamento di una tassa automobilistica molto alta può far partire in automatico i controlli del Fisco. Sia nelle Regioni che se ne occupano da sole di gestire il bollo auto che in quelle che lo hanno ceduto all’Agenzia delle Entrate, le verifiche sono assolutamente facilitate.
È il sospetto che il contribuente sia proprietario di una auto non corrispondente alle sue capacità reddituali, quello che fa accendere la lampadina del Fisco in presenza di un bollo auto troppo costoso per un contribuente.
Quindi, meglio comperare una auto in linea con le proprie possibilità. Anche il bollo auto da versare è un potenziale pericolo, anche pagandolo regolarmente.