Tutti conoscono la distinzione. Primo: distributori di benzina delle compagnie, colorate. Secondo: pompe bianche, no logo, di nessuna compagnia famosa. Adesso, esplode la protesta di Faib Confesercenti Fegica Cisl Figisc Confcommercio. Sono i gestori delle pompe colorate che scrivono alla Rai. Perché? Oggetto: segnalazione informazioni errate e fuorvianti programma. Rai 1 ha indicato le pompe bianche fra quelle virtuose ai fini del risparmio carburanti. A Uno Mattina del 2 febbraio 2022 alle 7.29. Il cartello pubblicizzato dalla trasmissione “Come Risparmiare su Benzina e Gasolio” indirizzerebbe, per le sigle, il pubblico di Rai 1 verso il rifornimento “presso le pompe bianche”.
Pompe bianche: la temperatura della discussione sale
Una premessa: le sigle, rappresentative dei 22.000 gestori carburanti, si trovano spesso alle prese con illegalità fiscale e tributaria, evasione contributiva e previdenziale. Più irregolarità contrattuali, aggiramento della normativa ambientale. E così, comunicano a tuti gli associati le vigenti e stringenti norme in materia energetica, ambientale, giuslavoristica e fiscale, oltre che della normativa speciale di settore.
Seconda premessa: la più grande sacca di evasione fiscale, dicono le associazioni, pari ad un terzo dell’intero gettito fiscale derivante dalla distribuzione carburanti alle casse dello Stato, è generato, per valutazioni comuni a magistratura e organi di controllo, proprio da quel mondo che rientra nella variegata platea delle pompe bianche.
L’attacco delle sigle: Rai 1 ha indicato semplicisticamente tra quelle virtuose ai fini del risparmio carburanti.
Turbativa di mercato: attenzione
Le associazioni ravvisano uno sviamento della clientela e una pericolosa turbativa di mercato. Tutto questo nuoce gravemente alle casse dello Stato, ma anche alla tutela ambientale. E al contrasto delle illegalità. E del caporalato petrolifero, cui sono sottoposti tanti addetti delle pompe bianche. Comunicazioni nocive della serietà e professionalità degli operatori onesti del settore che ogni anno investono in mezzi strutture e uomini centinaia di milioni di euro.
Il cartello pubblicizzato “Come Risparmiare su Benzina e Gasolio” è una turbativa di mercato, per le sigle. A danno di altri imprenditori che svolgono correttamente e nel pieno rispetto delle norme di settore il loro lavoro.
Quel cartello, per i sindacati, si configura anche come un invito fuorviante a premiare chi opera certamente in violazione della normativa contrattuale di affidamento degli impianti di distribuzione carburanti. Ricorrendo a manodopera non qualificata e correttamente inquadrata. Quando non anche in violazione della normativa fiscale e tributaria.
Occhio, dicono le sigle, all’illegalità l’arma vincente di una concorrenza che definire sleale appare un puro eufemismo.
Ovviamente, non bisogna generalizzare. Ma purtroppo questo fenomeno è stato sovente accertato. Sentiamo l’audizione in sede di Commissione Antimafia del 19 maggio 2021 del Generale della Guardia di Finanza Zafarana: si tratta principalmente di settori della logistica petrolifera e di distributori senza logo, cioè pompe bianche, attraverso cui le organizzazioni criminali realizzano le condotte evasive che consentono di immettere sul mercato carburante a prezzi fortemente concorrenziali.
In attesa delle repliche
Comunque, ora si attendono le eventuali risposte della Rai e delle pompe bianche. Cui daremo spazio.