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Stellantis Trémery: il tempio del diesel si converte all’elettrico

Stellantis: lo stabilimento di Tremery in Francia famoso per i suoi motori diesel si converte all’elettrico per sopravvivere

Stellantis News

Lo stabilimento Stellantis di Trémery in Francia, numero uno mondiale nella produzione di motori diesel, accelera il passaggio all’elettrico, con più motori, meno inquinamento e meno dipendenti. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per la fabbrica. Lo stabilimento di Trémery, aperto nel 1979 da Citroën su 89 ettari vicino a Metz, aveva stabilito il suo record nel 2017 con quasi due milioni di motori prodotti, l’80 per cento dei quali diesel.

Lo stabilimento Stellantis di Trémery in Francia è pronto alla rivoluzione per garantirsi un futuro

Ma il destino di questo motore è stato segnato con lo scandalo dieselgate e lo spettro di un bando europeo sui motori termici nel 2035. Così Trémery e i suoi 2.500 dipendenti, passati sotto le insegne di Stellantis dopo la fusione di PSA Groupe con Fiat Chrysler Automobiles, sono stati convertiti ai motori a benzina e sempre più rapidamente a quelli elettrici. La prima catena di montaggio elettrica ha sostituito una delle tre officine diesel nel 2019. Il motore prodotto ora equipaggia le versioni elettriche di Peugeot 208, Opel Corsa, DS3 o Citroën C4.

Centro Stellantis
Stellantis: lo stabilimento di Tremery in Francia famoso per i suoi motori diesel si converte all’elettrico per sopravvivere

A pochi metri di distanza, una seconda linea, altrettanto compatta, è in fase di avvio: se la prima è stata progettata per produrre 120 mila motori l’anno, poi potenziata a 180 mila, la seconda ne promette almeno 300 mila.

In un edificio vicino, Stellantis e il suo partner giapponese Nidec stanno allestendo una linea che produrrà rotori e statori, elementi essenziali del motore elettrico che attualmente sono in gran parte importati dall’Asia.

L’elettrificazione dell’industria automobilistica potrebbe tuttavia causare l’eliminazione di 52 mila posti di lavoro in Francia, in particolare con alcuni subappaltatori, secondo una proiezione per il 2030 dell’azienda AlixPartners. Nello stabilimento di Trémery, con l’automazione e la delocalizzazione, il numero dei dipendenti è già stato dimezzato in vent’anni. Ma ormai la rivoluzione è partita e non si potrà più fermare.

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