Grandi novità per le fabbriche italiane di Stellantis. E non sono novità negative queste. Contrariamente al trend dell’ultimo periodo, tra crisi economica, casse integrazioni, esodi incentivati e carenza dei semiconduttori, adesso sembra che nelle fabbriche italiane sia tornato il sereno.
In base al punto di vista da cui si parte infatti, può essere considerato come un dato positivo il fatto che anche a Termoli viene annunciato un cambio di attività lavorativa nello stabilimento, con un incremento dei turni per i lavoratori. Più turni più produzioni, l’equazione dovrebbe essere questa.
Anche a Termoli dicevamo, perché da settimane la stessa cosa è accaduta a Melfi, in un altro stabilimento di Stellantis, probabilmente il più importante del gruppo come numero di veicoli prodotti (la metà delle auto di Stellantis in Italia si producono proprio in località San Nicola di Melfi).
Cosa accade a Melfi e cosa a Termoli per Stellantis
Parlare di incremento delle produzioni in questa epoca costellata dalle gravi emergenze sanitarie prima ed economiche poi, appare azzardato. Ma non si spiega diversamente cosa sta succedendo in Stellantis in Italia. A Melfi da settimane si è avuta la conferma del passaggio a 20 turni, ovvero di un cambio di attività che aumenta i turni di lavoro inserendo anche il week end dentro. E il surplus di lavoro non può non essere considerato un dato positivo visto che evidentemente c’è da produrre più auto per rispondere alle esigenze del mercato.
A Melfi, dove il quarto produttore mondiale di auto, ha in mente di costruire dal 2024 4 nuovi veicoli full electric, così come a Termoli, dove invece sempre Stellantis costruirà una Gigafactory, si passa ai 20 turni.
La Gigafactory di Termoli ormai certa
Come a Melfi anche a Termoli e forse questa notizia fa più rumore.Su Termoli in Molise, le preoccupazioni erano ancora maggiori rispetto a Melfi. Anche se in Basilicata hanno avuto la triste novella della chiusura della linea di produzione della Jeep Compass (che però si continua a produrre in mix con Jeep Renegade e Fiat 500 X sull’altra linea), le preoccupazioni di Termoli erano maggiori.
Solo da pochi giorni si è avuta la conferma dell’ok alla Gigafactory anche da parte del governo. In Molise, dopo aver battuto la concorrenza di Mirafiori, Stellantis ha deciso di costruire la sua prima fabbrica di batterie per auto elettriche in Italia. La terza Gigafactory europea ormai è cosa certa, sarà a Termoli.
Investimento importante quello su Termoli da parte del Gruppo
Dopo Douvrin in Francia e Kaiserslautern in Germania, ecco Termoli in Italia. Un investimento ingente da 2,5 miliardi. E con oltre 300 milioni di fondi pubblici in arrivo dal governo verso il colosso dell’Automotive nato dalla fusione tra PSA ed FCA.
Eppure poche settimane fa il CEO di Stellantis Carlos Tavares aveva fatto preoccupare tutti mettendo in dubbio la Gigafactory come collocazione in Molise. Il CEO di Stellantis parlò di negoziato ancora aperto col governo e di fabbrica di batterie per auto elettriche ancora in dubbio.
L’esecutivo dei sindacati da notizia di questo cambio di rotta a Termoli per Stellantis
Non solo la Gigafactory però, perché adesso a Termoli si registra un incremento della domanda di motori. Perché a Termoli, in attesa che le attività vengano riconvertite alle batterie per i veicoli green, si costruiscono ancora i soliti motori per cui la fabbrica è nota.
La maggiore richiesta di motori porta ad un cambio di passo produttivo che influenzerà i turni in fabbrica. È stato il comitato esecutivo Fim, Uilm, Fismc e Uglm a confermare l’incremento dei turni e la necessità di altri operai che andranno a colmare il surplus di richieste del mercato.
La notizia è trapelata da ieri, subito dopo la riunione del comitato esecutivo delle quattro sigle sindacali.
Anche a Termoli via ai 20 turni dal 28 febbraio, ma le notizie buone non sono solo queste
La notizia è che dal 28 febbraio 2022 il montaggio T4, passerà a 20 turni settimanali. Inoltre si parla di anticipo sul 3° turno e di straordinario per il 19 febbraio ed il 26 febbraio per l’Unità Motori V6. Inoltre, stavolta su base volontaria, verrà chiesto un turno notturno anche al montaggio GSE, oggi sui 12 turni.
La notizia ulteriore è che l’azienda, per Termoli, sta richiamando i lavoratori in Cassa Integrazione Ordinaria per il ritorno al servizio, così come di prevede il richiamo a Termoli di un centinaio di lavoratori oggi in servizio a Pratola Serra (altro stabilimento di Stellantis nel Sud Italia), per implementare l’organico sulle linee di montaggio.
Tutte cose che nessuno immaginava e ipotizzava solo qualche settimana fa. Periodo in cui la crisi dei semiconduttori e le altre problematiche minavano la sicurezza in fabbrica e i livelli occupazionali.