Nel Vecchio Continente andiamo malissimo. Il 2022 apre il mercato dell’auto con il volume di immatricolazioni più basso da almeno 22 anni. In lieve calo rispetto a gennaio 2021, che a sua volta aveva già perso 1/4 dei volumi sull’anno precedente, e a -33% rispetto al 2019, ultimo anno pre-Covid. Vendite auto in Europa a gennaio 2022: -2,4%. Nei 30 Paesi europei, con 822.423 immatricolazioni, si registra un calo rispetto alle 842.670 unità di un anno fa, riporta l’Unrae.
Vendite auto: Italia fra i peggiori
L’andamento del mese è abbastanza differenziato tra i vari Paesi, con alcuni dei maggiori mercati che spiccano, rispetto alla media, per perdite a doppia cifra. Fra questi sono comprese l’Italia, che con un crollo di quasi il 20% registra il peggiore gennaio degli ultimi 38 anni. Dentro, la Francia, con un calo leggermente inferiore: sorpassate dal Regno Unito, entrambe scivolano di una posizione, rispettivamente al terzo e quarto posto, nella graduatoria dei volumi assoluti.
L’Italia continua a essere l’unico fra i Major Market a non prevedere per il 2022 sostegni alla domanda di veicoli a zero o bassissime emissioni. Per l’anno in corso, infatti, la Germania ha stanziato 2,1 miliardi di euro di incentivi, la Francia 1,25 miliardi, la Spagna 619 milioni. Mentre il Regno Unito ha messo in bilancio 2,5 miliardi fra incentivi all’acquisto e investimenti in infrastrutture per il periodo 2022-2025, spiega l’Unrae.
Servono incentivi. Parallelamente è fondamentale prevedere una capillare infrastrutturazione del Paese, anche con punti di ricarica ad alta potenza. Tramite un cronoprogramma dettagliato per l’investimento dei fondi stanziati con il PNRR, aggiunge.
La chiosa: necessario avviare una complessiva riforma fiscale sul settore, in particolare per le auto aziendali a bassissime emissioni, a sostegno delle imprese italiane oggi penalizzate rispetto agli altri Paesi europei, che possono fare invece da volàno per la transizione energetica.
Ecobonus subito
Secondo Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor, occorre però che alle parole seguano i fatti senza ulteriori indugi. Nel 2022 nel nostro Paese non sono però al momento in vigore incentivi per l’auto in quanto il Governo non ha ritenuto opportuno intervenire per il settore con la Legge di Bilancio.
Si parla di un miliardo l’anno per favorire sia la transizione all’elettrico che il ringiovanimento del parco con incentivi anche all’acquisto di auto tradizionali con emissioni contenute. In quell’incontro, tra l’altro, è stata anche annunciata l’adozione di provvedimenti per neutralizzare l’impatto negativo sull’occupazione e sulla produzione di componenti legato all’avvento dell’elettrico.
Quali previsioni nel 2022
L’Acea, l’Associazione dei costruttori europei, nei giorni scorsi ha previsto per il 2022 un mercato da 10,5 milioni di immatricolazioni, con un incremento del 7,9% sul 2021: un ritorno alla crescita – dopo due anni di caduta – insufficiente per coprire le perdite del periodo pandemico, rispetto al quale ci sarebbe ancora un deficit di circa il 20%.