Non erano presenti nella legge di Bilancio e questo ha portato i costruttori di auto e i concessionari a lamentarsi per la scarsa attenzione del governo verso il settore automobilistico. Parliamo naturalmente degli incentivi per l’acquisto di nuove auto. Gli incentivi servono per spingere il mercato, questo è un dato di fatto.
E servono a maggior ragione oggi se si considera che siamo di fronte ad una transizione elettrica che rischia di rivoluzionare l’intero settore della mobilità su ruota. Le auto elettriche oggi sono fuori portata per molti italiani e per diversi motivi. Per questo la necessità da più parti manifestata, di prevedere incentivi per gli acquisti che altrimenti, difficilmente decolleranno.
Va bene sostenere l’industria sulla produzione, ma occorre sostenere anche il mercato sulle vendite. E su questo recentemente il Ministro Giancarlo Giorgetti, titolare del dicastero dello Sviluppo Economico ha aperto ad una serie di agevolazioni che alla fine sembra che partiranno dalle auto elettriche, ma non riguarderanno esclusivamente queste auto a basso o nullo impatto ambientale.
Potrebbero quindi sopraggiungere nuove nuove anche a livello di incentivi per le auto a benzina e diesel. Una speranza più che una certezza,ma avvalorata dalle parole del Ministro dello Sviluppo Economico e dalla bozza di alcuni provvedimenti del governo.
Incentivi e bonus per le auto, forse non solo per le elettriche
Dalle parole del Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti è emersa l’intenzione del governo di assecondare le richieste pervenute in relazione al bonus per le auto da acquistare. Gli incentivi tanto agognati potrebbero fare capolino nei prossimi decreti del governo, tra cui quello ribattezzato “decreto bollette” che mira a sostenere la famiglie e le imprese colpite dai rincari dei costi dell’energia elettrica e del gas.
E pare che, sempre in base alle parole di Giorgetti, l’esecutivo sta valutando di non limitarsi a concedere incentivi solo ed esclusivamente sulle auto elettriche. È vero che parliamo di auto che presentano molte problematiche che ne limitano l’appeal, ma anche le altre auto andrebbero incentivate come vendite. Anche perché ringiovanire il parco auto può essere importante come inquinamento, anche comperando auto a benzina e gasolio più nuove di quelle obsolete e particolarmente inquinanti.
Per le auto elettriche i nodi sono sempre gli stessi e cioè:
- Costo del veicolo ancora troppo elevato e nettamente superiore a parità di fascia o segmento, rispetto ai veicoli a propulsione termica o anche ibrida;
- Pochi punti di ricarica dislocati sul territorio;
- Elevato costo dell’energia elettrica specie se punto di ricarica privato in garage con utenza non domestica.
Cosa si prevede per gli incentivi in arrivo
Ed alla fine gli incentivi auto non si limiteranno alle sole vetture elettriche. Ormai sembra più di una ipotesi ascoltate le parole del Ministro dello Sviluppo Economico. Si tratta di incentivi pari ad un miliardo di euro all’anno dal 2022 al 2030. Questo c’è tra le righe del provvedimento che al momento è ancora una bozza.
I fondi destinati all’operazione incentivi secondo il Ministro Giorgetti serviranno per sostenere l’intero settore auto, che resta uno di quelli trainanti dell’intera economia italiana, verso il processo di transizione elettrica. Il favorire l’acquisto di auto ecologicamente compatibili è priorità, ma non solo verso quelle di ultimissima generazione con tutte le problematiche prima descritte.
Pare infatti che saranno divisi su tre fasce questi incentivi. Fasce calcolate in base alle emissioni inquinanti dei veicoli che si andranno a comperare. Solo come si ipotizza in base alle interpretazioni della bozza, quindi senza i crismi dell’ufficialità, potrebbero essere queste le fasce previste:
- Auto elettriche, con emissione di CO2 compresa tra 0 e 20 grammi;
- Ibride Plug-in con emissioni di CO2 comprese tra 21 e 60 grammi;
- Full hybrid o mild hybrid , benzina, diesel, metano e Gpl con emissioni comprese tra 61 e 135 grammi.
Naturalmente incentivi variabili in base alla fascia del veicolo che si va ad acquistare compresa la rottamazione del vecchio veicolo. Rottamando un veicolo fino ad Euro 5 ed acquistando un veicolo elettrico incentivato, darebbe diritto al massimo incentivo previsto da 9.000 euro. Scenderebbe a 7.000 euro l’incentivo per acquisto e conseguente rottamazione di veicoli fino ad Euro 5 per l’acquisto di auto Ibride plug-in. Infine 3.000 euro di bonus per chi sceglie veicoli della terza fascia, dove ci sono anche le giàcitater benzina e diesel.
L’incentivo dovrebbe essere calmierato all’acquisto di auto con prezzo di listino non superiore a 35.000 euro per le elettriche e le Ibride plug-in. Scenderebbe a 25.000 euro il tetto massimo di spesa per l’acquisto di un veicolo tra quelli Full hybrid o mild hybrid , benzina, diesel, metano e Gpl.