L’Alfa Romeo Montreal si concede allo sguardo con grande vigore, per la forza del suo carattere espressivo. Questa vettura, negli ultimi anni, ha registrato un crescente interesse da parte dei collezionisti. Tra poche settimane un esemplare della specie, datato 1974, sarà battuto all’asta da Artcurial Auctions, nel corso della sessione di vendita in programma a Parigi, il 18 marzo prossimo, a Retromobile 2022.
Ciò che rende ancora più speciale l’auto destinata a passare di mano è la verniciatura esterna insolita. Anche il basso chilometraggio accumulato nel corso degli anni concorre al suo fascino. Questa elegante coupé che, al momento della presentazione, sembrava giungere da un film di fantascienza, saprà toccare le giuste corde emotive dei potenziali acquirenti.
L’esemplare messo all’incanto nella Ville Lumière fu venduto nuovo in Francia, a circa metà del ciclo produttivo del modello. Nel paese transalpino è passato di mano un paio di volte. Dal 2014 fa parte della collezione di chi oggi ha deciso di mettere in vendita l’auto. Nello stesso anno il suo motore, che in precedenza aveva accumulato poco più di 60 mila chilometri, è stato ricostruito. Da quel momento ha percorso solo 3 mila chilometri.
Nella scheda descrittiva fornita dalla nota casa d’aste non si capisce se la carrozzeria sia stata restaurata o se risulti nelle condizioni originarie. In ogni caso, la sua storia parla di una vita tranquilla. Bello il grigio usato per colorarne l’abito, felicemente abbinato coi toni della tappezzeria.
Quest’Alfa Romeo Montreal ora mostra 67.220 chilometri e si stima che il suo valore balli in un range tra 60.000 e 80.000 euro. L’offerta è senza prezzo di riserva. Il lotto messo all’asta da Artcurial Auctions ha il telaio AR1426696. Si tratta di un’auto ben conservata. Il primo acquirente fu in Francia, come conferma la targa del costruttore. La sua prima immatricolazione risale al 21 novembre 1974.
Alfa Romeo Montreal: la storia
Ricordiamo che questa vettura sportiva a due posti più due prese forma dal 1970 al 1977. Il look porta la firma di Marcello Gandini per Bertone. Dalla sua matita è uscita una carrozzeria da sogno, di forte presa emotiva. Fra gli elementi caratteristici del design ci sono le “palpebre” che celano parzialmente i doppi fari anteriori e la finta presa d’aria NACA al centro del cofano anteriore. Anche le sei feritoie orizzontali sui montanti posteriori si ergono al rango di segni distintivi.
La spinta si giova dell’energia di un motore V8 da 2593 centimetri cubi di cilindrata, derivato da quello della 33 da gara, ma opportunamente addolcito per l’uso quotidiano. Sviluppa una potenza massima di 200 cavalli a 6500 giri al minuto. Ottime le prestazioni, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi netti e con una punta velocistica di 224 km/h. Buona anche il dato sul chilometro con partenza da fermo, liquidato in 28 secondi.
Purtroppo il telaio non era all’altezza delle altre qualità della Montreal. Questo la allontanava dalla raffinatezza caratteriale cercata dai clienti di vetture del genere. Le reazioni, talvolta, erano scomposte e poco amichevoli. Il compito di frenare le danze fu affidato a quattro dischi autoventilanti Girling, che facevano bene il loro lavoro, pur senza essere il fiore all’occhiello del modello. Ottime le doti del cambio manuale ZF a 5 marce, che consentiva una gestione efficace e piacevole della potenza.
Purtroppo l’Alfa Romeo Montreal non ebbe il successo commerciale che avrebbe meritato. Oggi è stata rivalutata e sta guadagnando un crescente interesse nell’universo dorato del collezionismo, con la forza delle sue linee e con il fascino rombante del suo cuore ad otto cilindri. In totale il modello ha preso forma in 3.925 esemplari. Uno di questi sarà messo all’asta a Retromobile, in Francia. Penso che non resterà senza acquirente.
Foto | Artcurial