La tripla sessione di test pre stagionali praticati dalla Formula 1 al Montmelò si è conclusa oggi. In casa Ferrari si può tirare un sospiro di sollievo perché la Scuderia, con la nuova F1-75, è stata in grado di produrre valide impressioni durante tutta la durata dell’appuntamento pre stagionale di Barcellona.
La Ferrari F1-75 sembra funzionare piuttosto bene e soprattutto in maniera affidabile, garantendo quindi un funzionamento lineare lontano da problemi di portata consistente. A stupire gli addetti ai lavori sembra essere l’unità Superfast disposta sotto al cofano della nuova monoposto ad effetto suolo in accordo con quelli che sembrano interessanti progressi in termini di potenza erogata anche in ottemperanza al nuovo carburante E10 che sembra non aver inficiato le prestazioni ottenibili dalla power unit di Maranello.
C’è però da dire che ottenere indicazioni valide dai test pre stagionali è quasi sempre impossibile, tanto che ogni risultato o performance va comunque presa con le pinze. Questo è chiaro. Va però sottolineato che la Ferrari è riuscita a posizionare entrambi i piloti al vertice della classifica dei tempi durante le tre giornate di test al Montmelò, ovvero al vertice anche della classifica legata alla somma dei giri complessivi inanellati dalla coppia dei due Carli.
In questa fase di azione pre stagionale, nessuno sa chi sta facendo cosa in pista. Quanta benzina si ha a bordo. Quali mappe motore vengono adottate. Se hai ancora qualcosa nella manica che verrà poi prontamente messo in pratica solo in Bahrain. I confronti diretti sono difficili da fare, anche se le valutazioni dei team sono solitamente vicine alla realtà grazie ai valori empirici degli ultimi anni e ai loro strumenti di simulazione. Pure con l’aggravio di avere a disposizione monoposto completamente differenti rispetto a quelle lasciate alle spalle.
La Ferrari ha stupito il paddock del Montmelò
Pare però che la Ferrari abbia messo d’accordo un po’ tutti nel paddock del Montmelò. La F1-75 ha fatto un’ottima impressione. Charles Leclerc e Carlos Sainz si sono spartiti il carico di lavoro in maniera pressoché equa. Durante il primo giorno di test a Barcellona la F1-75 ha percorso ben 153 tornate (80 Leclerc, 73 Sainz), altre 150 tornate sono state messe in pratica ieri (79 Leclerc, 71 Sainz) quindi 136 oggi (92 Sainz, 44 Leclerc).
La Ferrari è apparsa particolarmente attenta su molteplici aspetti in queste tre giornate di test, garantendo performance concrete e problemi di affidabilità assolutamente assenti.
I nuovi dettami regolamentari hanno imposto una revisione delle power unit, sia in virtù dell’introduzione della nuova benzina ecologica E10 che prevede la perdita di una 20ina di cavalli (pare già recuperati da Ferrari) sia per ciò che riguarda il congelamento dei nuovi propulsori da qui al 2026: un errore oggi sarebbe deleterio per il prossimo futuro, difatti se l’affidabilità potrà essere migliorata per ciò che riguarda i valori prestazionali non potrà essere altrimenti. Sebbene non sia semplice ottenere cifre concrete al momento, pare che il balzo in avanti praticato a Maranello sia particolarmente importante: se effettivamente le cose stiano andando verso questa direzione, sarebbe un eccellente passo in avanti per la compagine gestita da Mattia Binotto.
I progressi certificano un’azione mirata che non ha condotto a problemi di affidabilità, e questo è un dato interessante. Fra i tempi più veloci delle tre giornate, Charles Leclerc si è garantito la quinta piazza ottenuta con mescola C3 (banda gialla) ovvero un compound più duro rispetto ai tempi di chi gli sta davanti (nell’ordine dal primo al quarto tempo) ottenuti con mescola C5 (Hamilton e Russel), C4 (Perez e Norris). Insomma, i segnali sembrano incoraggianti e pare che anche dai team clienti (Alfa Romeo e Haas) provengano indicazioni positive perlomeno in merito alle performance della nuova power unit Superfast.
Toto Wolff crede nei passi in avanti praticati a Maranello
I diretti competitor sembrano aver intuito le potenzialità offerte dalla Ferrari durante questi primi tre giorni di test pre stagionali. Tra i punti di vista più concreti sulla questione c’è quello del team principal di Mercedes. Toto Wolff, comunque spesso abile a garantire alti livelli di pretattica, pare abbia rivisto le potenzialità della nuova W13 riguardando le aspettative che ora sembrano gestite al ribasso.
Secondo l’austriaco team principal della Stella, la sensazione è che in casa Ferrari dispongano dell’unità propulsiva più potente oggi a disposizione dell’intero lotto di partenti. Una considerazione già espressa anche dal nuovo arrivato in Mercedes, George Russell, che aveva tracciato in Ferrari e McLaren il riferimento della nuova stagione. Sembrerebbe infatti che in Mercedes non siano ancora riusciti ad eguagliare i valori di potenza garantiti dall’unità utilizzata lo scorso anno, anche in virtù dello sgravio di potenza dovuto all’utilizzo delle nuove benzine.
Va detto poi che anche Lando Norris, pilota McLaren, ha ammesso che secondo il suo punto di vista la Ferrari abbia espresso notevoli valori di performance soprattutto per ciò che riguarda il passo gara.
Più cauto Mattia Binotto, sempre restio a giocare al ribasso sulle aspettative. Il team principal della Ferrari ha infatti ammesso che secondo il suo punto di vista la Scuderia non è la più forte del lotto, aggiungendo che “siamo gli outsider, ma non i favoriti”. In ogni caso se chi ben comincia è a metà dell’opera, potrebbe trattarsi della volta buona per rivedere qualcosa di buono in un 2022 che capace di sparigliare le carte.