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Stellantis prova a rivedere i piani di Alfa Romeo per l’estero

Varcare i confini europei per Alfa Romeo non è mai stato semplice. Con l’approdo in Stellantis le cose potrebbero cambiare

Alfa Romeo

Varcare i confini europei per Alfa Romeo non è mai stato semplice. Tuttavia, con l’approdo all’interno del Gruppo Stellantis, il costruttore del Biscione potrebbe godere di una revisione di quelle che sono le sue prerogative utili a varcare la soglia che conduce al di fuori degli attuali confini di un mercato quasi strettamente europeo.

In casa Stellantis si ragiona da sempre sulla diversificazione delle strategie per ognuno dei marchi coinvolti nel parterre di possibilità offerte dal nuovo assetto societario nato all’indomani della fusione tra FCA e PSA. Di certo alcuni marchi necessitano di un trattamento differente, in quest’ottica, rispetto ad altri che già godono di elementi a sufficienza sia per ciò che riguarda il mercato europeo che per quanto concerne l’idea di uno sviluppo a livello globale: fra questi risiede chiaramente Alfa Romeo.

Cambiare definitivamente passo è l’imperativo per Alfa Romeo

Ora in Alfa Romeo si vuole cambiare passo, a cominciare da un modello differente nell’approccio al mercato. Jean-Philippe Imparato, nuovo CEO del Biscione, ha da subito delineato la via da seguire. Si è cominciato col riportare in utile i conti del Biscione, proseguendo quindi con un cambiamento non indifferente nelle strategie di vendita delle vetture (mediante un approccio on demand) fino alla presentazione dell’Alfa Romeo Tonale che avrà proprio il compito di rimpolpare le vendite e ricavi del marchio.

Si punta poi ad alti livelli di qualità per non perdere mai la rotta che rimane quella che coincide col mirino puntato nei confronti delle solite tedesche. Si guarda quindi ad un’espansione concreta in Cina e Asia oltre che chiaramente in Nord America. Le possibilità in tal senso sono sicuramente complicate, tanto che proprio Stellantis ha ammesso ciò nella sezione “risk management” del report finanziario 2021.

Il Gruppo ha infatti scritto che “FCA ha avuto un’esperienza difficoltosa nell’espansione del range di prodotto e nelle vendite globali di alcuni brand, in particolare di Alfa Romeo”. Si comprende quindi che si tratta di una condizione che possiede derivanze particolarmente legate al passato. Una condizione che dal lato ex PSA coinvolge anche altri marchi francesi che hanno provato a farsi largo in Asia e Cina senza grossi riscontri. Il futuro in queste aree, nel caso di Alfa Romeo, passa quindi per la volontà di dare vita a modelli specifici in grado di garantire appeal e riscontri come non è accaduto nel recente passato.

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