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Fondo auto di 700 milioni nel 2022: pochissimo

La somma degli aiuti destinati al settore automotive per il 2022 è di 700 milioni di euro: pochissimo. Servono tanti bonus

fondo auto

Arrivano soldi per domanda e offerta di auto, ossia per consumatori e Costruttori. La somma degli aiuti destinati al settore automotive per il 2022 è di 700 milioni di euro: lo dice il testo definitivo del decreto Energia, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Più un miliardo di euro l’anno per il periodo 2023-2030 per il fondo auto. Molto più che in passato: questa è una lieta novella.

Fondo auto: quanti incentivi?

Di quei 700 milioni, non si sa quanti incentivi e quanto denaro alle Case. Comunque, se fossero tutti bonus, sarebbero pochi. Infatti, in questo momento il mercato dell’auto avrebbe bisogno di tutt’e 700 i milioni stanziati. Nel 2021 sono stati stanziati 1.100 milioni di euro: sbranati. Quindi, 700 milioni non sono sufficienti.

Per gli anni a venire, chissà, si vedrà. Un miliardo l’anno da distribuire. Ogni anno, la cifra messa a disposizione del ministero dello Sviluppo economico dovrà essere divisa, con uno o più provvedimenti del ministro. Da una parte, la riconversione e riqualificazione verso forme produttive innovative e sostenibili. Dall’altra, incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti.

Quando si saprà tutto? Nei prossimi giorni, con un decreto attuativo del ministro Giancarlo Giorgetti di concerto con i ministri dell’Economia Daniele Franco e della Transizione ecologica Roberto Cingolani. C’è un limite: dovrà essere emanato entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto Energia sulla Gazzetta Ufficiale. Entro il 31 marzo 2022.

Bonus auto: bisogna fare in fretta

Come dice l’Unrae, si auspica un immediato e definitivo successo della diplomazia per definire la questione russa. Ma non si può ignorare l’andamento ormai critico del mercato auto. Nelle ultime settimane, peraltro, l’attesa del varo di nuovi incentivi ha contribuito a deprimere ancora di più la domanda.

Si vedrà quando il Governo avrà lo spazio necessario per l’emanazione del decreto attuativo che consenta la più rapida fruizione del fondo.

A tutela dei consumatori, dell’ambiente, della sicurezza stradale, delle polizze assicurative Rc auto. E per far crescere il Paese sotto tutti i punti di vista. Come accade altrove. Dopo un inizio di anno con immatricolazioni ridotte di un quinto, si appesantisce il calo nel secondo mese che, con 110.869 vetture immatricolate, registra un -22,6%.

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