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Stellantis: Tavares chiede di ridurre i dazi sull’acciaio

Stellantis: il CEO Carlos Tavares ha chiesto ad Europa e Stati Uniti di ridurre i dazi sull’acciaio per compensare gli aumenti sulle materie prime

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Il numero uno del gruppo automobilistico Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares, ha chiesto a Stati Uniti ed Europa di ridurre i dazi sull’acciaio. Questo per compensare l’aumento dei prezzi delle materie prime che a causa della guerra tra Russia e Ucraina sono aumentati di molto.

Stellantis: Tavares chiede a USA ed Europa di ridurre i dazi sull’acciaio

Mentre i prezzi interni dell’acciaio sono recentemente scesi ai minimi da più di un anno, le case automobilistiche continuano a dover far fronte ai costi crescenti di altri materiali critici necessari per produrre le automobili.

Ad esempio il palladio, utilizzato nei convertitori catalitici per il controllo dell’inquinamento, ha raggiunto i 3 mila dollari la tonnellata venerdì per la prima volta dopo circa 10 mesi. L’alluminio ha toccato il massimo storico questa settimana, mentre le spese di spedizione del metallo in Nord America sono salite al livello più alto di sempre.

In tutto questo, rimangono dazi del 25 per cento su alcune importazioni di acciaio, che secondo alcuni acquirenti mantengono i prezzi di riferimento artificialmente gonfiati.

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Stellantis: il CEO Carlos Tavares ha chiesto ad Europa e Stati Uniti di ridurre i dazi sull’acciaio per compensare gli aumenti sulle materie prime

Il settore automobilistico tra mancanza di semiconduttori e guerra tra Russia e Ucraina che sta facendo aumentare i costi di gas, elettricità e materie prime non vive sicuramente un buon momento. Il gruppo Stellantis spera di poter superare il momento in maniera brillante come accaduto in passato in altre difficili occasioni.

A proposito della Russia, ricordiamo che nei giorni scorsi Carlos Tavares aveva detto che per il momento la produzione nello stabilimento di Kaluga continuerà ma che in futuro la produzione sarebbe potuta essere sospesa se le sanzioni dell’Europa e della Nato riguarderanno anche il settore delle auto. Vedremo dunque come si evolverà al situazione.

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