Su queste stesse pagine vi avevamo mostrato qualche giorno fa un render di Alfa Romeo Brennero in cui Alessandro Masera, un moto designer, provava a immaginare come sarebbe stata la zona posteriore. Il futuro B-SUV del Biscione approderà in commercio entro la fine del 2023 e sarà realizzato su pianale CMP presso lo stabilimento Stellantis di Tichy in Polonia. Al momento la vettura deve essere ancora svelata dalla Casa automobilistica, il che dà motivo ai maestri del pixel di lasciarsi guidare dalla fantasia.
Alfa Romeo Brennero: il render della zona anteriore
Nelle scorse ore Masera ha raccolto nuovamente l’invito di pubblicare l’ennesimo render, stavolta ritraente la zona anteriore. Dalle immagini precedentemente condivise, l’ispirazione del retro è arrivata dalle forme del prossimo B-SUV marchiato Jeep, recentemente diffusa da Stellantis stessa e destinata a essere la “cugina” del modello qui raffigurato.
Entrambi i brand appartengono al gruppo italo francese e non solo. Difatti, avranno in comune lo stabilimento di fabbricazione. Come la Brennero, pure la futura Jeep B-SUV uscirà dalla catena di montaggio di Tichy. E, oltre alla piattaforma, le vetture condivideranno pure la gamma motori, i materiali e i componenti vari. Quindi, sono alte le probabilità di vederle simili, pur mantenendo ciascuno dei due esemplari una forma distintiva.
Ovviamente, il look dei SUV avrà le sue peculiarità in quanto ognuno sarà contraddistinto da un maggior family feeling in confronto al resto del relativo portafoglio prodotti. Il render del volto ora rilasciato attinge gli spunti estetici dall’Alfa Romeo Tonale, il recente SUV di segmento C dell’azienda di Arese. In buona sostanza, la mascherina, i fari e i paraurti sono pressoché identici.
Ambizioni di rilancio
Le ambizioni dei piani alti riguardo all’Alfa Romeo sono forti e sia Tonale che Brennero vengono ritenuti due pilastri fondamentali nel processo di rilancio. L’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato è ben consapevole dell’importanza di fare centro al primo colpo. Non esisteranno seconde chance se il marchio premium desidera risorgere dalle sue ceneri. Stando alle previsioni, i SUV garantirebbero insieme circa 160 mila immatricolazioni annue.