Durante la prima fase di test pre stagionali che hanno aperto la stagione di Formula 1 2022, l’Alfa Romeo è stata la squadra che ha patito probabilmente le difficoltà maggiori fra quelle del lotto attuale. Il team italo elvetico ha infatti messo in pratica solamente 175 tornate nel giro di tre giorni di test al Montmelò: un dato sicuramente poco in linea con le più rosee previsioni che probabilmente aveva formalizzato il team principal, Frederic Vasseur.
Tra i problemi più importanti che ha dovuto sopportare l’Alfa Romeo F1 Team c’è stato quello relativo al “porpoising”, ovvero al saltellamento che si verifica alle alte velocità sulle monoposto ad effetto suolo. Una condizione che ha sorpreso un po’ tutti i team, con la sola McLaren che è riuscita a sopperire meglio di tutti gli altri alla problematica.
Va detto poi che in casa Alfa Romeo hanno puntato molto su un fondo vettura fortemente alleggerito che è apparso particolarmente fragile proprio in virtù delle problematiche conseguenti al fenomeno del porpoising. Al Montmelò gli ingegneri dell’Alfa Romeo diretti da Jan Monchaux hanno dovuto alzare la C42 di 30 millimetri praticando anche dei rinforzi in carbonio per preservare l’integrità del fondo. In Bahrain la situazione cambierà.
In Bahrain sono previste modifiche sostanziali alla C42 di Alfa Romeo
L’Alfa Romeo, con la nuova C42, ha totalizzato nel complesso poco meno di 820 chilometri totali in virtù dei pochi giri percorsi a causa delle problematiche che citavamo più sopra. Di certo le informazioni raccolte dai tecnici del Biscione sono risultate inferiori a quelle attese, sebbene i problemi sono stati individuati prontamente e le modifiche derivanti verranno messe in pratica già a partire dalla sessione del Sakhir in programma dal 10 al 12 marzo prossimi.
L’Alfa Romeo aveva puntato sull’estremizzazione del fondo puntando su un elemento particolarmente leggero utile, assieme al resto, per individuare un peso complessivo al limite ovvero al di sotto dei 795 chilogrammi previsti: un dato messo in pratica solamente dalla compagine italo elvetica e dalla McLaren. Tuttavia, la fragilità intrinseca del fondo così leggero è venuta fuori proprio in virtù del fenomeno del porpoising che a Barcellona ha finito per danneggiare l’elemento in varie zone.
Si può dire che la strada legata all’utilizzo di un fundo ultraleggero si è rivelata difficile da praticare per Alfa Romeo. È naturale quindi attendersi già in Bahrain un fondo definitivo, rivisto e rinforzato che potrebbe quindi contribuire a condurre l’Alfa Romeo C42 al di là del peso minimo consentito: su questa direzione si attende già una decisione degli organi competenti in accordo con una richiesta dei team che chiedono un aumento della soglia limite.