La più grande novità di Maserati nel 2022, un anno che per la casa automobilistica del Tridente sarà ricco di sorprese, sarà sicuramente il debutto del SUV di segmento D Maserati Grecale. Questo debutto, così come vi abbiamo anticipato nelle scorse settimane, avverrà il prossimo 22 marzo a Modena.
Come sappiamo il nuovo modello di Maserati, destinato a dare serio filo da torcere a temibili avversari nel segmento dei SUV di lusso compatti a cominciare da Porsche Macan, sarà prodotto presso lo stabilimento Stellantis di Cassino.
A Giugno dovrebbe partire la produzione in serie di Maserati Grecale a Cassino
Nelle scorse ore abbiamo saputo che la produzione in serie di Maserati Grecale prenderà il via a Cassino a partire dal prossimo mese di giugno. Questo significa che il SUV sarà protagonista del mercato a partire dalla seconda metà dell’anno nonostante il debutto di questa vettura avvenga il 22 marzo.
L’attesa di vedere come sarà accolto sul mercato questo modello della casa automobilistica modenese è molto elevata. Questo in quanto si tratta di un veicolo che è considerato fondamentale per il rilancio di quello che viene riconosciuto dagli addetti ai lavori ma anche dagli stessi dirigenti del gruppo come l’unico marchio di lusso di Stellantis.
Infatti è soprattutto da questo modello che dipende il futuro successo di Maserati che spera di aumentare e non di poco le proprie immatricolazioni nei prossimi anni fino a portarle quanto meno a quota 70 mila. La futura entry level del marchio italiano avrà un ruolo fondamentale. Ricordiamo che nel 2023 è previsto anche l’arrivo di una versione completamente elettrica di questo modello che entrerà a far parte della gamma Maserati Folgore.
Ricordiamo inoltre che per quanto riguarda l’avvio della produzione di Maserati Grecale presso lo stabilimento Stellantis di Cassino i sindacati hanno ben accolto la notizia anche se hanno voluto sottolineare che l’avvio della produzione di questo atteso modello da solo non basta a mettere fine alla crisi produttiva dello stabilimento in cui da tempo si fa largo uso degli ammortizzatori sociali e in cui la piena occupazione rimane per il momento un miraggio abbastanza lontano. Il calo della produzione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio e l’addio di Giulietta incide pesantemente sul futuro della fabbrica.
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