L’IVASS e l’ANIA, anche se in misura diversa, sostengono la stessa cosa, cioè che le compagnie di assicurazione hanno tratto netti vantaggi dalle limitazioni per l’emergenza Coronavirus. Quali sarebbero i vantaggi per le compagnie di assicurazione? Inevitabilmente i premi, cioè il corrispettivo che gli utenti hanno dovuto pagare per assicurare le loro auto con polizza RC Auto che ricordiamo, è obbligatoria.
Premi aumentati o al massimo, congelati (salvo rare eccezioni e di pochi euro) nonostante le limitazioni alla circolazione che nel mondo delle auto significano pochi sinistri.
Ed alla luce di tutto questo, anche il governo apre a ragionare sul come ristorare gli automobilisti.
Cosa è successo alla circolazione in questi due anni di pandemia
Durante questi ultimi due anni (oggi fanno 2 anni dal lockdown generale in Italia indetto dall’allora Premier Giuseppe Conte per lo scoppio della pandemia), le compagnie di assicurazione hanno accresciuto gli utili.
Quali i motivi di questo guadagno extra? Sicuramente i provvedimenti strettamente collegati all’emergenza epidemiologica. Il lockdown ha di fatto chiuso in casa gli italiani. Erano i tempi del lockdown vero, quello i ci si usciva di casa una volta a settimana per la spesa, quello della attività chiuse tranne quelle essenziali. Le auto ferme in garage o sotto casa per giorni e giorni. Poi sono arrivati altri provvedimenti limitativi della libertà di circolare. Parliamo del divieto di lasciare il proprio Comune di residenza senza valido motivo, il divieto di sconfinare tra Regioni anche limitrofe, il divieto di recarsi nei Capoluoghi di Provincia o Regione.
E poi ancora, lo smart working che ha tolto gente dalle strade, facendoli lavorare da casa. Tutto a vantaggio delle compagnie di assicurazione. Meno auto in giro, meno sinistri e meno risarcimenti. Ma la polizza Rc Auto restava da pagare per milioni di automobilisti, essendo obbligatoria. Ed anche i prezzi delle polizze, sono rimasti gli stessi di sempre, con alcune eccezioni come quelle di UnipolSai per esempio, che ha offerto lo sconto di un mese di assicurazione al primo rinnovo post lockdown.
I numeri IVASS e ANIA sono inconfutabili in materia di polizza RC Auto e assicurazione
Il governo, con le parole del sottosegretario del Ministro di Economia e Finanza, Federico Freni, come si legge sul Corriere della Sera, ha aperto a una specie di ristoro per gli automobilisti. Un bonus già ribattezzato bonus RC Auto.
Il governo è pronto ad aprire un tavolo tecnico e tutto parte dai numeri di IVASS (l’Istituto di Vigilanza de settore assicurativo) e ANIA (l’associazione degli assicuratori). Entrambi gli enti parlano di profitti enormi per le compagnie, anche se con cifre diverse. L’IVASS per esempio, stima nella forbice tra 2,5 miliardi e 3,6 miliardi, l’extra gettito delle compagnie. Soldi incassati sempre gli stessi o quasi, ma risarcimenti ridotti all’osso. Questo l’extra profitto di queste compagnie di assicurazione secondo l’Istituto di Vigilanza. Per ANIA invece, l’extra guadagno non supererebbe 2,1 miliardi.
In pratica, si parla di risparmi notevoli per queste compagnie, e in Parlamento arrivano interrogazioni che vertono proprio su una domanda specifica. Parliamo delle iniziative che il governo ha in serbo per dare qualcosa agli automobilisti vessati da questa situazione. Si, perché se le compagnie sono la parte attiva di tutto questo, la parte passiva sono gli automobilisti che hanno pagato mesi e mesi di Polizza Rc Auto, per un servizio utilizzato poco, non potendo circolare.
Il premio medio delle polizze obbligatorie
L’andamento dei sinistri si è drasticamente ridotto per via delle limitazioni prima descritte. In base alle cifre di IVASS, se un bonus venisse assegnato agli automobilisti, potrebbe essere di circa 70 euro. A dire il vero alcune compagnie hanno già dato segni di buon senso offrendo sconti al rinnovo, estensioni di copertura o abbuoni, ma non basta. Anche perché a fronte dei numeri di IVASS, quelli che sostengono di essere gli utili in più delle compagnie sono solo 800 milioni.
E pare che in questi lunghi mesi di pandemia, le iniziative delle compagnie abbiano portato ad un risarcimento più o meno diretto di circa 350 milioni degli 800 che le compagnie sostengono essere il loro extra gettito.
ANIA la pensa diversamente, anche se parla di 2,1 miliardi di utile in più per gli assicuratori. ANIA sostiene che sono state molteplici le iniziative delle compagnie, con durata delle coperture allungata, con rinunce a rivalse e franchigie e così via. Inoltre occorre tenere conto del fatto che con la bonus malus, ogni incidente fa salire di classe e fa aumentare il premio. Senza sinistri le polizze sono calate di classe, riducendo i premi. Un fattore questo che secondo gli assicuratori non sarebbe stato considerato nelle stipe sull’extra gettito per le compagnie.