In occasione di una tavola rotonda per la nomina di Auto dell’Anno, l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha toccato vari temi. Dalla rete distributiva ai provvedimenti in territorio russo, dopo la guerra scoppiata con l’Ucraina, nessun argomento è stato trascurato. Nel corso dello stesso incontro il top manager del conglomerato italo francese si è espresso sulle vetture elettriche, confermando la propria posizione riguardo al fatto che i recenti sviluppi normativi sono frutto di una scelta politica.
Stellantis, Carlos Tavares fiducioso sulla capacità di realizzare auto elettriche: per l’amministratore delegato saranno migliori di quelle della concorrenza
Oltre a confermare le idee, il numero uno di Stellantis è entrato nello specifico sul piano industriale Dare Forward 2030, illustrato lo scorso 1° marzo. All’interno della compagnia filtra ottimismo. Sono competitivi, ha assicurato l’alto dirigente. Sono consapevoli dell’importanza di rivelarsi all’altezza in un certo contesto operativo e all’interno di esso amano muoversi. Non sono frenati da preoccupazioni. Ergo, hanno tentato di dimostrare al mondo che hanno le capacità per fabbricare delle Ev superiori rispetto alla concorrenza e di potersi prendere cura della clientela nel miglior modo possibile. Avrebbero un track record adeguato a realizzare i propri propositi.
Inoltre, c’è una questione che va al di là delle regole dei competitor. Si tratta della ricerca della miglior soluzione per Stellantis sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici e della salvaguardia del pianeta. A suo avviso la strada delle Ev costituisce la via più indicata, quella col maggiore impatto sulle iniziative in atto. Nel prosieguo, Tavares ha comunque ribadito la sua opinione sulla centralità dell’energia all’interno dei processi di transizione ecologica.
Se l’energia non è pulita, gli sviluppi di un mezzo alla spina sarà complicato che si manifestano, in quanto un’Ev ha una rilevante impronta carbonica nel momento di occuparsi della produzione o delle batterie. A ogni modo, la grande sfida è costituita dall’accessibilità dell’elettriche e non vogliono tirarsi indietro.