Stellantis crede di poter recuperare terreno sul pioniere dei veicoli elettrici Tesla nei prossimi anni. Lo ha affermato nelle scorse ore il suo amministratore delegato Carlos Tavares, aggiungendo che i consumatori trarrebbero vantaggio dalla concorrenza nel settore.
Il gruppo automobilistico nato dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles e PSA Groupe ha presentato all’inizio di marzo il suo primo piano industriale, con l’obiettivo di raddoppiare le entrate a 300 miliardi di euro all’anno entro il 2030, velocizzando l’espansione delle sue vetture elettriche.
Tavares pensa che Stellantis in pochi anni possa recuperare il terreno perso con Tesla
“Sono molto fiducioso, sto cercando di non essere arrogante, solo fiducioso del fatto che recupereremo nei prossimi due anni con Tesla e sarà una competizione molto sana”, ha detto Tavares ai giornalisti durante un sessione televisiva di domande e risposte con i giornalisti organizzata da Mobility TV World.
Il portoghese ha anche chiesto maggiori investimenti nelle reti di ricarica in Europa e negli Stati Uniti, per creare una “densità” che ritiene fondamentale per convincere le famiglie a passare all’auto elettrica.
Il numero uno di Stellantis ha anche affermato che il suo gruppo sposterà la sua attuale produzione russa di furgoni nei suoi stabilimenti dell’Europa occidentale e congelerà i piani per ulteriori investimenti nel paese a seguito dell’invasione dell’Ucraina. La casa automobilistica ha dichiarato di aver sospeso tutte le esportazioni e le importazioni di veicoli con la Russia, dove gestisce uno stabilimento per la produzione di furgoni nella città di Kaluga.
La decisione annulla un precedente piano, enunciato a gennaio, di utilizzare la Russia come hub di esportazione per soddisfare la forte domanda di furgoni nell’Europa occidentale. In questo contesto “non sono sul tavolo nuovi investimenti in Russia”, ha detto Tavares.
La crisi ucraina sta anche facendo salire il prezzo dei metalli utilizzati nelle auto, dall’alluminio nella carrozzeria al palladio nei convertitori catalitici al nichel di alta qualità nelle batterie dei veicoli elettrici, aumentando la pressione sull’industria, che già deve far fronte a costi energetici più elevati.
Dopo che le case automobilistiche hanno sofferto lo scorso anno a causa di una crisi globale nelle forniture di semiconduttori, Tavares ha affermato che ci si aspetta un’ulteriore carenza di materie prime, incluso il nichel per le batterie dei veicoli elettrici.
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