In una logica di ottimizzazione, Stellantis “azzanna” il futuro. Il conglomerato italo francese mira a razionalizzare le uscite, evitando inutili sperperi, che rendevano complicato raggiungere il cosiddetto break event point. Dove per break even point si intende il punto di pareggio, vale a dire un valore, espresso in volume di produzione o fatturato, di prodotto venduto necessario a coprire i costi precedentemente sostenuti, così da chiudere il periodo di riferimento senza profitti né perdite.
Stellantis: il punto cardine della politica di Tavares
Un obiettivo minimo imprescindibile per qualsiasi azienda intenda avere lunga vita. È quanto si prefigge l’amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares, disposto pure ad assumere scelte impopolari pur di tagliare il traguardo. Forte della conclamata esperienza nel settore, l’alto dirigente ha già messo in pratica delle manovre mirate a tale logica. In tal senso, il sito Automotive News Europe ha da poco sottolineato come il processo di distribuzione dei veicoli Maserati su scala mondiale sarà ottimizzato. I criteri di efficienza e razionalizzazione condurranno a un ripensamento del piano commerciale.
Al di là del brand di Modena, il Chief Executive Officer di Stellantis intende far leva su tutta la propria competenza accumulata nel campo al fine di azzerare gli sprechi o, quantomeno, le spese non strettamente indispensabili per lo svolgimento dell’attività chiave. Così facendo il manager mira a un netto abbassamento del break even point. Lo scrive sempre Automotive News Europe, di norma una fonte attendibile in questo genere di notizie.
Nell’articolo si parla di un recente colloquio avuto dal numero uno di Stellantis con il proprio staff. In buona sostanza, Tavares avrebbe affermato che, forte della propria conoscenza di 41 anni nel mercato dei motori, saprebbe condurre la società a uno step evolutivo. La saggezza e il know-how maturato nel tempo lo avrebbero spinto a perseguire la strada delle economie di scala. In poche parole, affinché i bilanci siano positivi, sarà potenziata la forza lavoro puntando sulla sinergia tra le vecchie Fiat Chrysler e PSA.