Ci siamo: nella Gazzetta Ufficiale 67 del 21 marzo, i provvedimenti di taglio accise sui carburanti. Due misure. Uno: decreto 21 marzo 2022, numero 21 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”; decreto del ministero dell’Economia e delle finanze 18 marzo 2022 “Riduzione delle aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio e ai GPL usati come carburanti”.
Per Staffetta Quotidiana, i maggiori marchi della distribuzione carburanti hanno applicato a metà giornata il taglio delle accise sui listini dei prezzi consigliati di benzina, gasolio e GPL.
Taglio accise: quanto con IVA
Le nuove accise entrano in vigore oggi 22 marzo per trenta giorni: benzina 478,40 euro per 1.000 litri, olio da gas o gasolio usato come carburante 367,40 euro per 1.000 litri. Sono 25 centesimi. Con IVA, fanno 30 centesimi al litro in meno.
Il decreto dispone inoltre che gli esercenti i depositi commerciali di prodotti energetici assoggettati ad accisa e gli esercenti gli impianti di distribuzione stradale di carburanti trasmettano all’Ufficio delle Dogane competente per territorio, con pec o per via telematica, i dati relativi ai quantitativi di benzina e di gasolio usato come carburante giacenti nei serbatoi.
Sia alla data di entrata in vigore del decreto sia al trentesimo giorno successivo. La comunicazione dei dati è effettuata entro 5 giorni lavorativi a partire dalle date di riferimento.
C’è però un po’ di caos. Non è ancora uscita la consueta circolare dell’Agenzia delle Dogane con le nuove aliquote. Non sarebbe prevista alcuna compensazione per le minusvalenze sulle merci in magazzino.
Caos tasse benzina
Secondo SQ, ad aumentare la confusione, il fatto che l’indicazione della riduzione sul Gpl è contenuta solo nel decreto interministeriale e solo in euro per mille chili. Insomma, tra tempi di pubblicazione troppo concitati, mancanza di coordinamento con le Dogane e punti oscuri sul “magazzino”, forse si poteva fare un po’ meglio. Soprattutto, era lecito attendersi una maggiore prontezza da parte dell’Agenzia delle Dogane.
Per il sindacato Fegica, c’è una confusione interpretativa generata dai provvedimenti assunti dal Governo, confusione che rischia seriamente di riflettersi sulla rete distributiva e sui consumatori.
Su tutte le furie le associazioni che rappresentano il settore del metano: per loro, nessun bonus.