Prima c’erano Mirafiori e Grugliasco, cioè i due principali stabilimenti Stellantis del Piemonte. Adesso è rimasta solo Mirafiori. Con tanto di assorbimento delle produzioni di Maserati e dei lavoratori dell’ex Bertone di Grugliasco. Ciò non vuol dire che Stellantis smobilita. Anzi, occorre aumentare gli investimenti e preservare i livelli occupazionali. E pure la politica si muove in questa ottica. Come dimostrano le dichiarazioni del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del Governatore della Regione Piemonte Alberto Cirio.
Le istituzioni piemontesi monitorano ciò che accade a Stellantis
Investimenti, produzione e occupazione, sono queste le prerogative delle nuove richieste che la politica regionale piemontese sta presentando ai vertici di Stellantis. Il fatto che bisogna essere concreti e che secondo Lo Russo e Cirio conviene investire a Torino, la dice lunga su ciò di cui avrebbe bisogno il territorio. Le istituzioni regionali chiedono un incontro con il CEO di Stellantis, Carlos Tavares. E lo stesso fanno i di davanti, come si legge sul quotidiano “La Stampa”. Nel rivendicare la centralità storica di Torino, prima per Fiat e poi per Fiat Chrysler Automobiles (FCA), i due rappresentanti di Regione e Comune spingono affinché l’azienda continui a guardare a Torino come la scelta giusta per il futuro.
In arrivo un incontro tra politica e istituzioni
Sia il sindaco che il governatore della Regione hanno in agenda un incontro con l’Amministratore delegato di Stellantis, Carlos Tavares. E sarà l’occasione giusta per spingere il CEO a mettere in chiaro gli impegni futuri del colosso dell’Automotive in Piemonte. Impegni che Tavares deve ancora confermare, perché per il momento la multinazionale dell’industria automobilistica nata dalla fusione tra FCA e PSA, non ha ancora chiarito. E anche le delucidazioni sui piani futuri della casa automobilistica a Torino, saranno argomento da trattare approfonditamente. La cosa importante che viene fuori è che almeno per questa volta, sia le istituzioni regionali che comunali, vanno avanti insieme. Una sinergia di impegno che la dice lunga sull’importanza strategica ed economica dello stabilimento piemontese per il territorio.
Anche la Regione ha soldi da mettere in pista per sostenere l’azienda nei progetti futuri
Eloquenti le parole del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio come riportate dal quotidiano La Stampa. Cirio infatti ha detto a chiare lettere che si andrà ad offrire, oltre alle competenze, alla serietà e all’esperienza che una città come Torino ha sull’industria automobilistica, anche dei soldi. Ci sono i progetti e le risorse del fondo FESR per esempio. Soldi che serviranno a sostenere le attività del polo produttivo di Mirafiori, a partire dal sostegno urbanistico e delle infrastrutture.
In pratica, le autorità politiche porteranno a Tavares dei conteggi che dimostreranno la potenza di fuoco delle autorità in modo tale che i vertici di Stellantis possano capire su cosa contare e su come la Regione e la città di Torino possono sostenere gli investimenti che Stellantis stessa è chiamata a mettere a terra.
Un incontro importante quindi, anche se da qualche parte contestato perché non aperto anche alle parti sociali. È vero che è pur sempre importante che arrivino a Stellantis queste richieste. Ed è importante che la politica locale vada unita sulle richieste del territorio. Ma per esempio i sindacati rivendicano la necessità di essere dentro il summit.
I sindacati vorrebbero dire la loro su Stellantis
Per esempio, Giorgio Ariaudo, segretario generale della Cgil Piemonte, vorrebbe che anche i sindacati fossero ascoltati. Anche per domande semplici su cui nessuno ad oggi è riuscito a dare risposta. Non si sa nemmeno se tutta l’area dove sorge lo stabilimento di Mirafiori, sarà utilizzata da Stellantis per le produzioni di auto. Il dubbio che le attività si riducano ad una sola parte del polo produttivo è allarmante perché ricadrebbe sui livelli occupazionali. Occupazione che andrebbe implementata e non ridotta. Anzi, come ricorda Gianni Cortese, segretario generale della Uil Piemonte, andrebbero assunti giovani perché l’età media dei lavoratori di Mirafiori è piuttosto elevata.