Non c’è una condizione di vera e propria sorpresa nei ragionamenti della Ferrari e di Mattia Binotto ora che sono trascorsi già due appuntamenti della stagione 2022 di Formula 1 appena cominciata. Di certo sembra che a Maranello erano consci delle possibilità offerte dalla nuova Ferrari F1-75 protagonista, probabilmente, di una fra le migliori interpretazioni del nuovo regolamento viste fino a qui.
Oggi la Scuderia si trova saldamente al comando del Mondiale Costruttori, così come al vertice delle prime due posizioni per quanto riguarda la classifica destinata ai Piloti. Come ha sottolineato proprio Mattia Binotto, team principal della Scuderia Ferrari, il team di Maranello ha raccolto “78 punti su 88 disponibili: abbiamo fatto più punti di Red Bull e Mercedes messe assieme”: un bottino decisamente interessante che pone la Ferrari davanti a tutti con Mercedes alle sue spalle, a -40 punti, e Red Bull a seguire a -41 punti.
La nuova monoposto sembra essere nata molto bene e permette ai due piloti di esprimersi al meglio: oggi Charles Leclerc guida la classifica del Mondiale piloti con 12 punti di vantaggio nei confronti del compagno di squadra, Carlos Sainz, e con 20 lunghezze in più rispetto a Max Verstappen. Dati che la Ferrari degli anni scorsi sperava di mettere in pratica, senza effettivamente riuscire nell’intento grazie a stagioni particolarmente complicate sotto diversi punti di vista.
La F1-75 sembra una monoposto fortemente valida, capace di issarsi al vertice del lotto in questi primi due appuntamenti stagionali: ora bisognerà mantenere certezze e conferme anche in Australia, così come ad Imola quando un po’ tutti cominceranno ad introdurre sviluppi più consistenti sempre rimanendo vincolati dalle ristrettezze prodotte dal nuovo Budget Cap. La volontà di Mattia Binotto è quella di continuare a rimanere al centro dei valori di competitività visti al Sakhir e a Jeddah, anche a Melbourne dove però il tracciato è stato rivisto e rappresenterà una novità per tutti i competitor.
La Ferrari deve proseguire con uno sviluppo mirato, capace di non lasciarla indietro rispetto agli altri
La possibilità, guardando al recente passato della Ferrari, è che la Scuderia possa trovarsi in dietro nella seconda fase dello sviluppo e perdere il gap guadagnato fin qui. Era successo sia nel 2017 che nel 2018 quando la Ferrari si era ritrovata ad un passo dal Titolo, ma non aveva retto il confronto con gli sviluppi messi in pratica dai competitor. Si dovrà quindi ragionare in questa direzione e pare che stavolta a Maranello abbiano tutte le carte in regola per farlo bene.
Mattia Binotto ha sottolineato che oggi la squadra risulta maggiormente consolidata rispetto al passato, ammettendo che nel 2017 lui e tanti altri erano stati promossi in nuovi ruoli con tutte le incombenze del caso. Oggi a Maranello vengono gestiti strumenti destinati alla progettazione e allo sviluppo delle nuove monoposto che presentano margini di impiego notevolmente incrementati. C’è un nuovo simulatore, la galleria del vento è stata rivista e ora produce dati fedeli a quanto mostrato in pista e la simulazione CFD rappresenta un ulteriore tassello di primaria importanza: “siamo più attrezzati rispetto al passato”, ha aggiunto Binotto.
Il Budget Cap è un capitolo importante con cui tutti dovranno fare i conti, ma nonostante questo la Ferrari si sente pronta nel reggere il confronto con eventuali sviluppi condotti da Red Bull e Mercedes che potrebbero rendere più complicata la sfida al Titolo Mondiale. In ogni caso la nuova F1-75 sembra essere una monoposto particolarmente concreta, lontana dall’essere inaffidabile e poco competitiva: pare essere davvero la monoposto da battere, il riferimento per tutti gli altri. Ne deriva quindi che la necessità di introdurre eventuali nuovi sviluppi potrebbe essere messa da parte e ripensata solamente quando sarà realmente necessario. La monoposto sembra la più equilibrata del lotto, anche quella in grado di sfruttare meglio di altri le nuove Pirelli da 18 pollici di diametro. La strada da percorrere sembra quella giusta, ancora meglio di ogni possibile ottimista previsione che ha messo al centro questa nuova Ferrari.