Solamente un decennio fa immaginare una Maserati al 100 per cento elettrica sembrava utopia. Eppure, la Casa automobilistica del Tridente ha battuto tale sentiero, in linea con i programmi stilati da Stellantis. Il marchio premium si appresta a riprendere la scena internazionale e per riuscirci farà fortemente leva sulla nuova Grecale, che andrà a competere con la Porsche Macan. Ma pure sulla futura generazioni di veicoli, dalla GranTurismo alla Quattroporte, che porteranno in dote Folgore, la nuova powertrain. Così si darà vita alle prime unità full electric del brand emiliano.
Con l’avvento del processo di elettrificazione pure il design può accusare un processo di transizione di considerevoli portata. A esprimersi sulle fasi di sviluppo del linguaggio stilistico di Maserati ci ha pensato il responsabile del dipartimento, Klaus Busse, in una recente intervista concessa ad Autocar, proprio durante l’unveil della Grecale.
Con Levante, Ghibli e Quattroporte – ha dichiarato – dispongono di una gamma ben delineata. Il DNA stilistico di Grecale è stato creato circa tre anni e mezzo fa, nel momento di dare il via al progetto della MC20, perché desideravano aprire una nuova era nella storia di Maserati. La MC20 – ha proseguito il capo del design – è stata una pietra miliare che meritava un passo avanti.
Il secondo step sarebbe stato quello di applicare tali concetti alla Grecale. Mediante il processo in questione hanno ottenuto automaticamente la differenziazione tanto perseguita con il primo suv del brand, il Levante.
Busse si è poi espresso sulle Maserati del futuro e su come il linguaggio stilistico evolverà. Ci sono vari elementi visivi, tra cui il frontale di MC20, la stessa firma luminosa, la bocca bassa e le luci montate in alto. Si tratta del nuovo volto di Maserati con MC20 e Grecale lo sarà pure con la Granturismo. La filosofia di raggiungere la massima purezza, mentre in contemporanea la parte inferiore della vetture consentiva agli ingegneri di esprimere funzionalità e performance, era cruciale, poiché hanno creato tale DNA progettuale.
Quindi, Busse ha manifestato delle considerazioni sulla transizione e sui cambiamenti in termini di estetica, dando vita a una soluzione elettrica. La Folgore trae fondamento dagli stessi principi chiave. Ciò significa che si stanno adoperando con qualcosa di definito al 90 per cento. Le tre aree sulle quali si focalizzano sono i differenti requisiti di raffreddamento, le aspettative aerodinamiche maggiormente aggressive – che hanno avuto un impatto su ruote e maniglie delle porte – e la comunicazione.
Busse guida una Grancabrio con un 8V aspirato, perciò le partenze a freddo mattutine costituiscono un momento speciale. Ma in fin dei conti – ha concluso – è impossibile ignorare l’attuale realtà.