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Nuove assunzioni in Stellantis, ecco dove e perché

La Fim Cisl chiede lo sblocco di nuove assunzioni per provvedere a dotare le fabbriche degli addetti numericamente idonei alla produzione

Mirafiori

Notizie come sempre in chiaroscuro quelle che provengono dall’universo Stellantis in Italia. Siamo alle solite, perché da una parte si passa a tagli di personale mascherati da uscite volontarie.  Dall’altra però, si paventano produzioni a livelli top e incremento delle attività nelle fabbriche. Così da un lato si ha notizia di fabbriche dell’indotto che chiudono (come allo stabilimento ex FCA Cassino Plant). E poi si ha la notizia di lavoratori somministrati rimasti senza contratto, Però, dall’altra parte si parla di nuove assunzioni. Ma siamo nel campo delle richieste, perché le nuove assunzioni sono una materia che i sindacati da tempo utilizzano con Stellantis. Nuove assunzioni ed anche la stabilizzazione dei precari che spesso vengono utilizzati dalle fabbriche italiane del Gruppo, ma che poi restano sempre precari. Oggi riportiamo la richiesta dei metalmeccanici della Fim Cisl, che parla di nuove assunzioni necessarie per Mirafiori.

La fabbrica di Mirafiori per Stellantis è diventata sempre più centrale nel progetto

A Mirafiori, nello storico stabilimento piemontese, le attività degli ultimi mesi, nonostante le crisi dei microchip e tutte le altre condizioni avverse dovute alla pandemia da Covid, sono andate discretamente bene. Certo, non come in passato, ma parlare di crisi profonda per Mirafiori non è lecito. In altri stabilimenti si sono vissuti periodi peggiori rispetto a Mirafiori. La Fiat 500 full elecrtic, la ormai famosa Fiat 500 Bev, ha trainato la produttività nello stabilimento piemontese. La piccola auto di casa Fiat resterà ancora in produzione a Mirafiori, e questa è la notizia tanto attesa, perché le sue nuove versioni vedranno i natali nello stabilimento piemontese.

Tra l’altro a Mirafiori adesso si passa anche alle Maserati. La notizia di fine 2021 infatti è stata la cessazione con tanto di chiusura della fabbrica, delle attività di Grugliasco. L’altra famosa fabbrica piemontese del colosso dell’Automotive nato dalla fusione italo-francese tra FCA e PSA, è stata chiusa. Pare che oggi solo la lastratura ed ancora per poco, resterà lì. Anche tutti i lavoratori della fabbrica di Grugliasco sono trasferiti con le produzioni, a Mirafiori.

La fabbrica Agap ex Bertone di Grugliasco, acquisita dall’allora CEO di FCA, Sergio Marchionne, ha cessato le attività. Quello che doveva diventare il polo delle auto di lusso, delle Supercar Maserati (almeno nelle mire di Marchionne) passa a Mirafiori. Quindi, oltre alla Fiat 500 Bev anche le Maserati Quattroporte, le Maserati Gran Turismo e così via.

Mirafiori

Cosa chiede la Cisl a Stellantis

Tempo di grandi cambiamenti quindi per Mirafiori e per i lavoratori della storica fabbrica di Torino. Era il 10 gennaio scorso, come riporta anche la nota agenzia di stampa Ansa, che a Mirafiori si è passati su due turni. La produzione della Fiat 500 elettrica a Mirafiori adesso è organizzata su una unica linea di produzione e su due turni, A Mirafiori oggi si producono circa 316 Fiat 500 elettriche al giorno, con una produzione che di fatto è raddoppiata rispetto al recente passato. La crisi dei semiconduttori oggi ha risparmiato Mirafiori, e se il trend produttivo continuerà così, si arriverà all’imponente numero di 65.000 nuove Fiat 500 elettriche prodotte in Piemonte nel 2022. Per questo i rappresentanti dei lavoratori chiedono lo sblocco della assunzioni. I metalmeccanici della Cisl, con le parole del segretario della Fim Cisl piemontese, Davide Provenzano, chiedono di sbloccare le assunzioni proprio alla luce degli incrementi di produzione.

Ciò che sottolinea il rappresentante di una delle sigle più rappresentative dei lavoratori metalmeccanici, è che al momento in fabbrica non ci sono persone a sufficienza,  per produrre la 500 Bev.

Lavoratori sotto stress e piuttosto anziani

Sempre sull’Ansa, si legge che Provenzano per conto della Fim Cisl sottolinea anche altri aspetti che dovrebbero portare l’azienda a sbloccare finalmente le assunzioni. Perché gli operai sono sotto stress e in fabbrica di giovani ce ne sono pochi. Infatti statistiche alla mano, la maggior parte dei lavoratori dello stabilimento è over 50 e una azienda che mira ai grandi numeri di cui parlano sempre i vertici dei Stellantis, come anche il suo CEO Carlos Tavares, deve puntare su forza lavoro giovane. Secondo Provenzano ci sarebbe bisogno di nuovi ingressi, di nuove assunzioni di giovani abili.

Di richiesta in richiesta, non potevano mancare anche i richiami a mettere a posto alcune cose che nella fabbrica di Mirafiori non vanno. Richieste che la Fim Cisl torna a fare ma che provengono da lontano, perché sono problematiche sollevate da tutte le associazioni sindacali e dagli operai stessi, da tanto tempo.

Per Provenzano serve che Stellantis intervenga per risolvere il problema dei servizi, della luce, dei bagni, del riscaldamento. Il collegamento al fatto che è aumentata la presenza di operai a Mirafiori, perché ne sono arrivati oltre 1.000 da Grugliasco per le Maserati, mette in luce la carenza dei servizi. Più operai significa maggiori servizi necessari, anche quelli di riscaldamento dato che spesso, secondo Provenzano, si lavora al freddo.

Non solo Mirafiori però, perché lo stesso va fatto anche altrove

Le problematiche delle fabbriche italiane di Stellantis sono note a tutti. E la Fim Cisl lo ribadisce bene. Anche se si parte da Mirafiori, come si legge sull’Ansa, anche a Pomigliano per esempio, occorre verificare se la dotazione organica dei lavoratori è sufficiente a contenere l’auspicato boom di produzione del Suv Alfa Romeo Tonale. In questo caso è il segretario nazionale della Fim Cisl, Fernando Uliano a tirare in ballo lo stabilimento di Pomigliano d’Arco dove occorre verificare che impatto avrà la produzione del nuovo veicolo della Casa di Arese.

Assunzioni auspicabili anche per la Sevel di Atessa

E dentro anche la Sevel di Atessa, che necessita di assunzioni se davvero come sembra, si tronerà alla piena produttività. Una speranza che sembra certezza per la Società Europea Veicoli Leggeri dove Stellantis produce in furgoni (come il Fiat Ducato per esempio), veicoli che hanno un grande appeal sul mercato. E proprio alla Sevel da tempo i sindacati chiedono che siano assunti in maniera stabile i lavoratori in somministrazione. Un serio problema visto che si tratta di lavoratori precari che si trovano ad essere chiamati a lavorare quando la produzione nelle fabbriche è elevata e che invece quando questa cala, restano a casa senza contratto e senza sostegno anche da parte degli ammortizzatori sociali. In Val di Sangro, dove i veicoli commerciali leggeri sono un prodotto che tira, da sempre si utilizzano lavoratori provenienti dalle Agenzie di lavoro interinale, i cosiddetti somministrati. E risolvere questa situazione per lo stabilimento abruzzese è priorità per i sindacati.

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