Arrivano cattive notizie, questa volta dall’Italia, per Stellantis. La produzione di auto nelle fabbriche di proprietà nel nostro paese del gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares e in precedenza del suo predecessore Fiat Chrysler Automobiles è destinata a diminuire per il quinto anno consecutivo nel 2022 a causa della crisi della fornitura di microchip.
Lo ha affermato mercoledì il sindacato FIM Cisl. Ricordiamo che l’attuale azienda è nata dopo che Fiat Chrysler e il produttore di Peugeout PSA si sono fuse all’inizio dello scorso anno per formare quella che attualmente è la quarta casa automobilistica più grande del mondo. Al momento della fusione PSA non disponeva di siti di produzione nel nostro paese.
Nel 2022 per Stellantis produzione in calo in Italia per il quinto anno di fila
FIM CISL ha affermato che la produzione complessiva di Stellantis in Italia è diminuita del 13,5 per cento rispetto allo scorso anno nel primo trimestre del 2022. Ciò è avvenuto a causa della carenza di semiconduttori, che sta gravando in particolare sugli stabilimenti di Melfi e Sevel, due dei principali impianti del produttore nel Paese. In particolare, la produzione di automobili è scesa del 2,6 per cento a 123.484 unità, mentre la produzione di furgoni è scesa del 30,4 per cento a 56.690.
Melfi rappresenta circa il 40 per cento della produzione di auto del gruppo Stellantis nel nostro paese, mentre Sevel è il più grande stabilimento di produzione di furgoni d’Europa. Ferdinando Uliano, capo della FIM CISL, ha affermato che fattori eccezionali come la pandemia di coronavirus e la continua carenza di chip stanno diventando un problema costante. “La guerra in Ucraina sta avendo un impatto notevole sulle forniture”, ha affermato presentando il rapporto trimestrale del sindacato sulla produzione di Stellantis in Italia.
“C’era speranza che il 2022 potesse segnare un miglioramento per i semiconduttori e le forniture di materie prime, ma ora dubitiamo che ciò possa accadere”, FIM CISL ha affermato che sulla base delle tendenze osservate nei tre mesi, la produzione nel 2022 potrebbe scendere al di sotto dei 600 mila auto. Si teme addirittura che alla fine possano venire prodotte anche meno di 400 mila unità.
Ciò segnerebbe il quinto anno consecutivo di calo della produzione, compreso lo stop per COVID del 2020. Una situazione del genere rappresenterebbe un calo drammatico se si pensa all’oltre 1 milione di veicoli che furono prodotti in Italia nel 2017, l’ultimo anno in cui Fiat Chrysler ha registrato un aumento della produzione annuale in Italia.
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