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Taglio accise benzina prorogato al 2 maggio 2022

Taglio accise benzina

Taglio accise benzina e diesel prorogato al 2 maggio 2022. La fonte è certa. Sentiamo il ministro dell’Economia Daniele Franco al termine del Consiglio dei ministri: con decreto ministeriale firmato anche dal ministro Cingolani, esteso di 10 giorni l’abbattimento di 25 centesimi dell’accisa su benzina e gasolio utilizzando il sovra-gettito IVA. Quindi l’abbattimento dell’accisa viene esteso da oggi al 2 maggio 2022.  Con IVA, fanno 30,5 centesimi al litro in meno.

Le misure di riferimento? Nella Gazzetta Ufficiale 67 del 21 marzo, i provvedimenti di taglio accise sui carburanti: decreto 21 marzo 2022, numero 21 “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina”; decreto del ministero dell’Economia e delle finanze 18 marzo 2022 “Riduzione delle aliquote di accisa applicate alla benzina, al gasolio e ai GPL usati come carburanti”.

Taglio accise benzina: per decreto che già c’era

Cosa diceva il decreto: in considerazione degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, le aliquote di accisa sulla benzina e sul gasolio impiegato come carburante sono rideterminate in 478,4 euro per mille litri per la benzina (dai precedenti 728,4 euro) e in 367,4 euro per il diesel (617,4 euro).

Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso ieri in calo (specialmente il diesel), si registrano nuovi ritocchi al ribasso sui prezzi dei carburanti. Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self è 1,797 euro/litro (1,795 il valore precedente), con i diversi marchi compresi tra 1,729 e 1,816 euro/litro (no logo 1,793).

Il prezzo medio praticato del diesel self si attesta a 1,792 euro/litro (contro 1,791), con le compagnie tra 1,743 e 1,801 euro/litro (no logo 1,796).

I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,842 a 0,868 euro/litro (no logo 0,857). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 2,008 e 2,376 (no logo 2,127), con il valore minimo in calo e quello massimo in crescita.

taglio accise benzina

Ma qualcuno parla di 3 euro il litro…

Occhio però. Per qualche gestore il taglio del Governo ha avuto il sapore amaro della beffa. C’è chi, appena qualche giorno prima dell’entrata in vigore del taglio delle accise, aveva acquistato una bella scorta di carburante pagandola al “vecchio” prezzo. Ovviamente non potendo rimanere a prezzo vecchio, ci ha rimesso qualcosa 5.000 euro.

Ecco allora la Fegica (Federazione gestori impianti carburanti e affini): non c’è chiarezza, denuncia il segretario generale Alessandro Zavalloni. Ancora non si capisce chi dovrà accollarsi il costo delle quantità di carburanti già immesse al consumo. Di questo passo c’è il rischio concreto che il prezzo del carburante arrivi presto a 3 euro al litro, dice.

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