Come lo scorso anno si prospetta l’ennesima guerra di nervi per il titolo di campione del mondo di Formula 1. Dopo essere partito sotto i migliori auspici, con una doppietta che non accadeva da un’eternità, il Cavallino Rampante intende mantenersi tra le posizioni di vertice. Di sicuro per ambire alla gloria Charles Leclerc e Carlos Sainz dovranno fare i conti con la Red Bull. La scuderia di Milton Keynes ci ha preso da tempo l’abitudine a sguazzare tra le polemiche. Nell’ultimo campionato la sfida con Mercedes ha tenuto tutti incollati ai televisori fino al Gran Premio conclusivo di Jeddah, in Arabia Saudita, lo stesso circuito dove Verstappen ne è uscito recentemente vittorioso.
Helmut Marko beffardo su Carlos Sainz: continuano le frecciate all’indirizzo del ferrarista
Finora, in pista, tutti sembrano andare d’amore e d’accordo. Charles Leclerc e Max Verstappen danno l’impressione di essere due gentlemen, assolutamente rispettosi del rivale, fedeli al codice cavalleresco. Al di là del forte spirito competitivo nelle manovre al volante, gli alfieri tessono le lodi reciproche. Ciascuna delle parti indirizza dei bei complimenti alla nemesi. Ma quanto durerà il clima di pace e “fraternità”? Così, su due piedi, è complicato stabilirlo. Eppure, la sensazione è che l’idillio abbia i giorni contati. A meno di una prematura uscita dai discorsi titolati, gli animi diverranno accesi. Si arriverà, infatti, a un punto in cui l’adrenalina avrà il sopravvento, lo spirito agonistico influenzerà i comportamenti. E allora i due assi della F1 tireranno fuori gli artigli, in una guerra destinata a essere senza esclusione di colpi.
Nel mentre qualcosa si sta muovendo lontano dai paddock. I commenti taglienti ai microfoni arrivano dal consigliere della Red Bull, Helmut Marko. La lingua velenosa dell’austriaco è rinomata: grazie a una invidiabile capacità dialettica sa sempre in che modo pungolare gli avversari. Il punto debole della Ferrari sembra sia stato individuato nella coesistenza tra i piloti. L’obiettivo messo nel mirino è Carlos Sainz, un volto ben noto alla famiglia della Red Bull. Difatti, il driver è stato un membro del Red Bull Junior Team. Ad avviso di Marko, il ritardo accusato dello spagnolo nei confronti di Charles Leclerc metterebbe in difficoltà la Red Bull.
Lo scorso anno – ha esordito Marko ai microfoni del sito Formel1.de – l’iberico lo ha piacevolmente sorpreso, era allo stesso livello del compagno di squadra. In realtà, sperava che ci fosse un equilibrio pure nel corso del 2022. Ma già dai test è emerso un gap di tre o quattro decimi. E nei Gran Premi sarebbe altrettanto palese. Per il portavoce Red Bull si tratterebbe di uno svantaggio nella loro ottica. Perché credevano che i due piloti Ferrari si sarebbero tolti punti a vicenda. Almeno per il momento, invece, le previsioni non hanno avuto un riscontro concreto. Ma Sainz è un uomo intelligente e un pilota veloce, perciò Marko esprime fiducia riguardo alle sue capacità di risolvere i problemi.
Le dichiarazioni sibilline non sono un episodio isolato. Al contrario, spargere ulteriore benzina sul fuoco è diventata un’abitudine, visti i recenti interventi sempre rilasciati dal consigliere.
Il consigliere della Red Bull tiene i riflettori puntati sul pilota spagnolo
Nel 2021 la Ferrari non ha mai infastidito il duo di testa Mercedes-Red Bull. Con “l’aiuto” della rivoluzione tecnica le Rosse paiono essere finalmente all’altezza delle posizioni di punta. Ovviamente, il percorso è lungo e di certo serviranno diverse altre prove di forza prima di parlare di una Ferrari da titolo iridato. L’appuntamento in Australia aiuterà a comprendere le vere velleità di Maranello. Il fatto che in Red Bull siano partiti con certi trucchetti psicologici può rappresentare un indice del timore provato nei confronti della realtà capitanata da Mattia Binotto.
Giusto qualche giorno prima Helmut Marko si era divertito a pungolare Carlos Sainz, definendolo sostanzialmente una seconda guida. Quasi che lo spagnolo fosse un pilota di Serie B e non uno in grado di chiudere la classifica piloti del 2021 davanti a Leclerc. Interpellato dai connazionali di ServusTv, Marko si è detto consapevole del precedente verdetto. Ma adesso Leclerc è al top della condizione. Di conseguenza, non pensa ci siano concrete speranze di sperare in un qualche favore da Carlos. Quella della Ferrari sarebbe una situazione simile alla RB, in cui le gerarchie risultano ben definite, con un pilota numero uno ben chiaro e una seconda guida. Attualmente il predestinato di Montecarlo comanda le operazioni, forte dei 45 punti conseguiti nei due GP inaugurali, davanti di 12 lunghezze sull’altro ferrarista.