Nei mesi scorsi il numero uno di Alfa Romeo Jean Philippe Imparato ha anticipato tutta una serie di novità che nei prossimi anni arricchiranno la gamma della casa automobilistica milanese, a cominciare dal B-SUV che sarà prodotto dalla fine del prossimo anno e che forse si chiamerà Brennero.
Inoltre è stato anche confermato che Giulia e Stelvio nei prossimi anni riceveranno una nuova generazione, mentre MiTo e Giulietta non torneranno più. Questo in quanto si vuole trasformare il marchio in un brand premium globale con sole auto che possano essere vendute in tutto il mondo e non solo in aree limitate.
Imparato vuole garantire stabilità e certezze ad Alfa Romeo
La scorsa settimana il francese ex numero uno di Peugeot ha pure confermato che intende portare sul mercato nel 2027 un quarto SUV di segmento E, un modello che sarà fondamentale per fare bene in mercati quali Stati Uniti e Cina.
Altra cosa molto interessante sono le auto sportive in edizione limitata che arricchiranno la gamma dello storico marchio milanese in futuro forse a cominciare dalla nuova Alfa Romeo 33 Stradale. Questo ovviamente sempre che nel frattempo le cose per la casa automobilistica siano andate per il verso giusto con un aumento delle quote di mercato e un miglioramento dell’immagine.
Quello che però Imparato ha detto di voler garantire più di ogni altra cosa è la stabilità. Una cosa che infatti ha contraddistinto la casa automobilistica milanese in passato è il continuo cambio di strategia che spesso ha provocato forte malumore tra tutti gli appassionati e i fan del Biscione. I vari piani industriali annunciati negli scorsi anni non sono mai stati portati a termine.
Quello che per Imparato è fondamentale è lavorare allo scopo di realizzare quanto previsto senza dover cambiare i piani dopo pochi anni. Anche per questo motivo il nuovo numero uno del Biscione non vuole esagerare con i proclami o con gli annunci. Il suo obiettivo è quello di parlare solo di auto che con certezza arriveranno in futuro sul mercato senza creare false illusioni nei confronti dei suoi clienti affezionati.
Anche questo porterà ad un miglioramento dell’immagine di Alfa Romeo che deve portare avanti le sue strategie di rilancio a piccoli passi senza strafare e soprattutto senza fare il passo più lungo della gamba, la stessa cosa che hanno intenzione di fare anche in Lancia come spiegato dal CEO Luca Napolitano.
Altra cosa che sarà indispensabile per il Biscione è proteggere il valore di acquisto delle vetture senza svenderle. Solo così si potrà ricostruire l’immagine del marchio. Sui tempi ovviamente il CEO non fa promesse limitandosi a ricordare che a volte per ricostruire un brand ci possono volere anche 30 anni mentre a distruggerlo anche pochi secondi.
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