Il numero uno del gruppo Stellantis, l’amministratore delegato Carlos Tavares ha dichiarato che il suo gruppo è pronto sui BEV e manterrà le promesse fatte nelle scorse settimane. Ricordiamo che è previsto il lancio di 75 BEV nei prossimi anni e l’elettrificazione completa della gamma dei suoi marchi entro il 2030. Quello che però in questo momento preoccupa il boss di Stellantis è il fatto che al momento le infrastrutture relative alle auto elettriche sono in grave ritardo.
Carlos Tavares è preoccupato dai ritardi nella realizzazione delle infrastrutture per i BEV
Tavares ha detto che molti costruttori di auto sono in pieno movimento verso questa importante e delicata transizione alla mobilità elettrica. Stellantis ad esempio ha già 19 modelli elettrici e altri 15 saranno lanciati nel giro di un paio di anni. Quello che però non fa dormire sogni tranquilli al manager di Stellantis è il fatto che a livello di infrastrutture per le auto elettriche le carenze sono evidenti e difficilmente saranno colmate nel giro di pochi anni.
Per Tavares i paesi devono garantire non solo che i punti di ricarica siano diffusi in maniera capillare in tutto il territorio ma anche che vi sia una strategia energetica in tutti i paesi che assicuri che vi sia tutta l’energia necessaria per poter garantire la ricarica di tutte queste auto elettriche che in futuro saranno presenti sulle strade di tutta Europa.

Se nel 2030 il 100 per cento delle auto sarà elettrico secondo il numero uno di Stellantis è necessario che a sostegno di ciò vi sia un intero ecosistema che possa evitare problemi. Per questo secondo Tavares si sta tornando a parlare di energia nucleare.
Per il futuro infatti è necessario aumentare la disponibilità di energia elettrica in tutti i paesi. Vedremo se l’Unione Europea nei prossimi mesi inizierà a dare le risposte che tutti i produttori di auto si aspettano per garantire che questa rivoluzione elettrica della mobilità sia effettivamente possibile.
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